Dopo il suo debutto a metà dello scorso autunno, il giovane novillero senza picadores sarà senza dubbio la novità della categoria nei mesi a venire.
Fino a prova contraria, il nome datogli dai genitori non è di quelli che oscurano le pagine dei registri di famiglia. Per la scelta di Clovis, senza dubbio, diversi elementi sono stati riuniti in un nucleo comune per la decisione finale. Nella casa di Frédéric e Isabelle Germain, con la loro inclinazione verso la Storia e quella, in particolare, dei re di Francia, il primo di loro aveva già qualche chance di vincere. Ma forse sapevano anche, insegnando arti marziali, che il significato di Clovis, nella traduzione, significava “colui che eccelle nel combattimento”. Incredibile coincidenza che anticipa la passione del giovane figlio che, fin dall’infanzia, ha mostrato un chiaro gusto per la corrida…
Un primo passo al Centro corrida francese
Fu intorno all’età di 8 anni che il piccolo Clovis fu registrato, a Nîmes, sua città natale, presso il Centro corrida francese. Per diversi anni, prima di partire verso altri orizzonti. Gli incontri con l’arlesiano Chico Leal e il maestro di Mons Thomas Dufau, la vicinanza con il matador Thomas Cerqueira, di Béziers, lo hanno portato a organizzare la sua attività in modi diversi per continuare a vivere la sua passione, alimentarla e favorire ulteriormente lo sbocciare di la sua personalità.
Parte dell’istruzione seguita dalla corrispondenza
Se Clovis non poté seguire un consueto itinerario scolastico, quadro in cui le sue difficoltà singolarmente ostacolarono il suo progresso, fu attraverso il Centro Nazionale per l’Istruzione a Distanza che, per corrispondenza e con controlli regolari, continuò i suoi studi. studi. Prima di vedere accendersi il via libera che gli permette di unirsi al gruppo di atleti di alto livello, permettendogli di dedicarsi interamente a questo apprendimento della tauromachia che è il suo unico e dichiarato obiettivo.
Viaggi tra Nîmes, Béziers e Mont-de-Marsan
Per ora il programma del giovane novillero senza picadores è diviso in terzi. Uno a Mont-de-Marsan, dove Thomas Dufau, nel pomeriggio, dirige i suoi progressi, l’altro a Béziers dove, due volte a settimana, segue i corsi tenuti da Thomas Cerqueira, direttore della scuola di tauromachia di Béziers-Mediterraneo, l’ultimo a Nîmes infine, con i suoi genitori. Se nel suo programma regolare il torero occupa un posto primordiale, Clovis completa la sua formazione con una serie di attività fisiche prolungate. Nel menu jogging, tennis, ciclismo. Tra gli altri.
Il grande clic, una corrida del raccolto a Nîmes
Alla domanda “Quale corrida è stata abbastanza significativa da causare shock e la decisione di diventare un torero?”Clovis non cerca a lungo nella sua memoria. Se il primo dei suoi incontri sugli spalti delle arene avvenne intorno al suo 7° compleanno, fu durante una feria a Nîmes che avvenne la vera esplosione. “Era per la Fiera del Raccolto del 2018, con Chacón, Emilio de Justo e Pepe Moral nel cartello. Uno shock. Sono rimasto molto colpito. E ammettere che accompagnato da Marcel Barnier, storico tipografo della rivista Toros, nonostante la violenza degli scontri contro tanto Victorino Martín e l’infortunio subito da Pepe Moral contro l’ultimo avversario di giornata, la determinazione di “mettersi davanti dei tori” era il più forte.
Il primo vestito di luce per Ognissanti 2024
Appena spente le candeline del suo 16esimo compleanno, lo scorso autunno, sempre affiancato da una famiglia che vigilava a vedere Clovis vivere con intensità la sua passione (anche la madre di Nîmes ha sempre frequentato le arene), è subito arrivato il momento, e l’autorizzazione per abituarsi finalmente alla luce. Sulla pista di Fourques, vicino alle rive del Rodano, nel giorno di Ognissanti 2024, è stato con tre orecchie tagliate che ha aperto il suo palmares nella categoria delle novilladas non punte. Sentendo, strappando in particolare il residente di Gallon, una pienezza e una profondità che non cerca di mettere a tacere. Ora per il 2025. Senza indugio e con una fame visibile. Data già segnata sul calendario, 5 aprile a Saint-Martin-de-Crau. E altri in attesa di formalizzazione.