Arrivo del quinte: 8 – 15 – 14 – 5 – 16. Non corridore: 3.
Con sei concorrenti di primo livello e dieci con handicap di venticinque metri, il Prix du Limousin era simile ad una sorta di corsa ad inseguimento sull’ippodromo di Parigi-Vincennes. Alla fine, i cavalli più ricchi hanno fatto la parte del leone anche se Alexandre Abrivard, imbronciatoAmo ancora (n° 6), ha fatto del suo meglio impostando un ritmo sostenuto fin dai primi ettometri di gara. Mentre il maschio di 7 anni non è riuscito a rispondere agli attacchi nell’ultimo turno, Ialto d’Hertals (n° 12) sembrava destinato alla gloria poco prima dell’ingresso nel rettilineo. Purtroppo per i suoi acquirenti, il protetto della famiglia Duvaldestin si è disperso a un centinaio di metri dal palo. L’unico cavallo che sia riuscito ad aggrapparsi alle falde, Iacynthe Didjeap (n° 8) non ha esitato ad approfittare della manna, con grande gioia del suo proprietario, David Haddad, estasiato al microfono Equidia: “È fantasmagorico (sic)! Abbiamo chiuso l’anno con una vittoria e iniziamo questo con un altro successo. Questo cavallo è una vera bicicletta. Possiamo cambiare pilota e lui fa comunque tutte le sue gare. È ottimo! » Il pilota della giornata, Éric Raffin, è tornato alla fase finale con l’onestà che lo caratterizza: “L’errore di Théo Duvaldestin ci ha facilitato il compito, perché non l’ho preso. Avevo già iniziato ad accontentarmi del secondo posto ma il suo cavallo ha perso il passo. »
Nel ritiro, Grez (n° 14), migliore partito dal secondo livello, non ha resistito al buon finale di gara di Ragazzo di Mahey (n° 15) per ottenere il primo accesso mentreIndomabile (n° 5) è arrivato quarto a scapito del suo compagno di allenamento, vale a dire Parco Franklin (n° 16), ancora più coraggioso che mai all’età di 10 anni.