Intervista a Pascale Renaud-Hébert | Quello che tutti vogliono

-

Nel 2024, Pascale Renaud-Hébert è diventata una delle personalità più importanti del piccolo schermo del Quebec. E c’è da scommettere che l’entusiasmo attorno a essa continuerà nel 2025, visto che la serie sarà trasmessa quest’inverno sulla TV tradizionale Nella memoriache ha co-scritto, e Veglia su di meche ha scritto e in cui recita.

Potremo rivederla anche a gennaio come attrice in STAT e come “chakra” di Marc Labrèche sul set di Sto venendo da te. Reciterà anche al fianco di Anne-Élisabeth Bossé e Suzie Bouchard nella nuova commedia Viziato marcioche sarà disponibile su Crave entro la fine dell’anno.

Basti dire che tutto procede a ritmo vertiginoso per la giovane 36enne, che tuttavia resta modesta quando arriva il momento di spiegare le ragioni del suo successo.

type="image/webp"> type="image/jpeg">>>

FOTO DOMINICK GRAVEL, ARCHIVIO LA PRESSE

Pascale Renaud-Hébert sul set della serie Viziato marciolo scorso ottobre. La serie sarà offerta su Crave nel 2025.

“Non penso di avere così tanto talento.” C’è molta fortuna e tempismo lì dentro. E onestamente, penso davvero di essere avaro. “È facile lavorare con me”, risponde, con un sorrisetto che in realtà dà l’impressione che sia “un ragazzo davvero simpatico” quando la telecamera si spegne.

Ci sono troppi ego in questa professione, deplora Pascale Renaud-Hébert. Troppe persone che rifiutano di scendere a compromessi per chiudersi nella propria visione, in nome della purezza artistica. Ma per essere un’attrice, e ancor più una sceneggiatrice, bisogna accettare le critiche, e sapersi anche dire di no. Le concessioni fanno parte del lavoro. Soprattutto in Quebec, dove i budget sono limitati.






“Le persone si prendono troppo sul serio. Quante volte ti imbatti in persone che hanno un talento enorme, ma che non hanno la carriera che potrebbero avere, perché semplicemente non sono piacevoli? Il talento non è davvero tutto», ragiona la protetta di Louis Morissette, di cui ha anche diretto la mostra personale.

Il richiamo della scrittura

Anche lei nelle grazie di Véronique Cloutier, fa parte dei “Fantastici” del suo programma radiofonico, su Rouge. E in tutto questo, Pascale Renaud-Hébert trova ancora il tempo per continuare a scrivere per il teatro (firma lo spettacolo Peccato che avessi gli occhi chiusiche sarà presentato a La Grande Licorne a marzo).

Alla domanda su come vede il futuro, Pascale Renaud-Hébert spera che “le cose continueranno ad andare bene”, ma esprime comunque il desiderio di essere un po’ “meno dispersa” nei prossimi anni. Non saprebbe scegliere tra la carriera di attrice e quella di sceneggiatrice.

“Non penso di avere le spalle abbastanza forti per essere solo un’attrice. È troppo insicuro aspettare che squilli il telefono. Sì, fare lo sceneggiatore è un lavoro che richiede molto più impegno. Ma mi permette di avere la sensazione di avere il controllo su quello che faccio”, dice il diplomato del Conservatorio di arte drammatica.

Scrivi del più modesto

È stato perché non riusciva a trovare un ruolo quando ha lasciato la scuola nel 2014 che questa persona naturalmente ansiosa ha iniziato a scrivere. Il suo talento verrà rivelato nel 2018 dalla serie Riesci a sentirmi?, che ha scritto insieme alla sua amica attrice Florence Longpré. Questa commedia drammatica, ambientata in un quartiere disagiato, si è rivelata una boccata d’aria fresca per la televisione del Quebec fin dalla sua uscita. Poche persone prima erano riuscite ad affrontare questioni sociali, a volte molto pesanti, con tanto tatto e originalità.

type="image/webp"> type="image/jpeg">>>

FOTO ROBERT SKINNER, ARCHIVIO STAMPA

Pascale Renaud-Hébert durante le riprese di Veglia su di me

Rebelote per Veglia su di me, che gli abbonati di ICI Tou.tv Extra potranno guardare da questo autunno. Pascale Renaud-Hébert descrive ancora una volta con grande accuratezza e finezza un ambiente difficile, dove l’alcolismo, la tossicodipendenza, l’insicurezza e la violenza fanno parte della vita quotidiana dei personaggi.

Trovo che non parliamo molto di queste persone in TV e, quando lo facciamo, spesso lo facciamo in modo caricaturale. Penso che sia importante riflettere la loro realtà, con tutta la loro umanità.

Pascale Renaud-Hébert

In Veglia su di mel’attrice interpreta una madre alle prese con problemi di dipendenza che emerge in superficie per riconquistare la custodia di suo figlio.

Una ragazza “piatta”.

Pascale Renaud-Hébert è cresciuta in un ambiente molto meno disfunzionale. Sua madre è la direttrice di un’organizzazione comunitaria. Suo padre ha lavorato in ambienti politici, prima con l’ADQ di Mario Dumont, poi con i conservatori federali. Convinzioni che sono l’antitesi delle sue, precisa lo sceneggiatore.

Ma non arrivate alla conclusione che Pascale Renaud-Hébert sia una ribelle. Al contrario, si descrive come una ragazza saggia e ordinata, “una prima della classe” da sempre. L’attrice preparata non è uno di quegli artisti di protesta, con un’anima torturata, anche se porta con sé anche la sua parte di ansie e ferite. Aspira soprattutto alla stabilità, sia nella vita professionale che in quella personale, che condivide da più di dieci anni con il conduttore Nicolas Ouellet.

“Mi sento così piatto. Ogni volta che faccio un’intervista ho l’impressione di non avere niente da dire», si scusa addirittura l’autrice, molto più a suo agio a parlare dei suoi progetti che di se stessa.

Veglia su di me andrà in onda su ICI Télé ogni martedì alle 21, a partire dal 7 gennaio. Nella memoria andrà in onda su Noovo il mercoledì alle 21 a partire dall’8 gennaio.

-

PREV Nel 1919, il 90% delle città del Quebec erano ufficialmente “senza alcol”
NEXT il telegiornale delle 13 RTL si rinnova, ecco tutto quello che devi sapere