Foto d'epoca, ritagli di stampa, manifesti pubblicitari, testimonianze orali… Gli archivi del Pas-de-Calais lanciano una raccolta di documenti e oggetti relativi ai balli popolari, dal 1920 ad oggi, in vista di una mostra itinerante a marzo 2026. Ai tuoi ricordi!
Gli essenziali del giorno: la nostra selezione esclusiva
Ogni giorno la nostra redazione vi riserva le migliori notizie regionali. Una selezione solo per te, per rimanere in contatto con le tue regioni.
France Télévisions utilizza il tuo indirizzo email per inviarti la newsletter “L'essenziale di oggi: la nostra selezione esclusiva”. Potrai cancellarti in ogni momento tramite il link in fondo a questa newsletter. La nostra politica sulla privacy
È un tempo che chi ha meno di 20 anni non può viverlo, o molto poco. Quella dei balli popolari, dei valzer al suono delle fisarmoniche e di altri campanelli e fischietti. Una tradizione che ha avuto il suo periodo d'oro nel XX secolo, ma che tende a scomparire per far posto a nuovi modi di festeggiare.
Ecco perché gli archivi dipartimentali del Pas-de-Calais hanno deciso di riunire la memoria di questa passione francese. Per i residenti è stata avviata una raccolta di oggetti e documenti che conservano ogni tipo di traccia di quest'epoca, dal 1920 ad oggi. Un progetto realizzato in collaborazione con gli studenti del master in Esposizione e Museografia dell'Università di Artois ad Arras.
I balli popolari animano da tempo le feste della regione. “Per esempio nella zona mineraria c’erano moltissime palle polacche, tra le due guerre e dopo la seconda guerra mondiale,” spiega Marina Hermant, responsabile dell'azione culturale presso l'Archivio dipartimentale.
Ecco alcuni esempi di fonti che potrebbero interessare gli archivi dipartimentali: fotografie, manifesti, programmi, spartiti, lettere e corrispondenza, storie (orali, scritte), film, pubblicità, brochure di presentazione, ritagli stampa, oggetti (gettone, strumenti musicali, decorazioni), testimonianze di musicisti, ballerini, organizzatori… “Veniamo dal nulla, annuncia il direttore del progetto. C’erano molte persone coinvolte, ma ne abbiamo poco ricordo”.
I documenti o i souvenir raccolti, attraverso donazioni in originale o digitalizzazione, saranno oggetto di una mostra itinerante nel marzo 2026. L'occasione per approfondire la storia del festival dal 1920 ad oggi, con “uno sguardo ai nuovi modi di fare festa e di stare insieme”, spiegare gli archivi dipartimentali.
Chi contattare per condividere i tuoi ricordi? L'Archivio dipartimentale del Pas-de-Calais per telefono allo 0321711090 o via e-mail all'indirizzo [email protected].