I “Sabati della poesia” celebrano Badr Shakir al Sayyâb, il gigante della poesia araba moderna. L’Istituto del Mondo Arabo ci invita a concludere l’anno in bellezza, con un incontro eccezionale! Nell’ambito dei “Sabati della poesia”, per l’ultima sessione dell’anno 2024, di questo incontro mensile, l’eminente Farouk Mardam Bey, direttore delle edizioni Sindbad, soprannominato “Mr. La cultura araba in franco” ci ha raccontato di questa edizione dedicata a un omaggio all’immenso poeta iracheno Badr Shakir al Sayyâb (1926-1964). Pioniere del verso libero, figura emblematica della poesia araba moderna che trasformò aprendola alla libertà di espressione sotto l’influenza della letteratura occidentale. Una vera (ri)scoperta di questo poeta arabo, della sua originalità e della sua universalità. Considerato unanimemente il padre fondatore della poesia araba moderna. Badr Shâkir al Sayyâb (Jaykour, Iraq, 1926-Kuwait, 1964) è stato il primo o uno dei primi a scrivere in versi irregolari, ma anche e soprattutto perché si è avvicinato alla poesia come un visionario grazie alla sua raffinata conoscenza dell’arabo classico poesia e le diverse correnti della scrittura poetica nel mondo a partire dalla fine dell’Ottocento, è riuscito a sposare mitologia ed esperienza quotidiana, la solenne e intimo, locale e universale. Devastato dalla malattia, morì giovane nella solitudine e nella miseria. Sessant’anni dopo, quasi oggi, la sessione “I Sabati della Poesia” rende un brillante omaggio a un illustre poeta, dando vita a una selezione delle sue opere più emblematiche. Queste poesie, appena tradotte in francese dall’eminente poeta e saggista iracheno Kadhim Jihad Hassan, saranno rivelate al pubblico per la prima volta. La sessione di questo sabato, a differenza delle altre, inizierà con un’introduzione di Farouk Mardam Bey e Kadhim Jihad Hassan, che darà il tono a questa celebrazione letteraria. Si proseguirà con le letture in arabo di Kadhim Jihad Hassan e in francese della talentuosa attrice Farida Rahouadj, offrendo così una doppia risonanza poetica. L’atmosfera sarà arricchita dall’accompagnamento musicale del santour dell’artista Yvan Navaï, creando un dialogo armonioso tra parole e melodie. Questo evento, che chiuderà la stagione 2024 dei “Sabati di poesia alla biblioteca dell’Institut du Monde Arabe”, si propone come un evento letterario imperdibile, un gioiello di poesia. Vi invitiamo con fervore a questo eccezionale incontro culturale. Da non perdere! F. Guemiah. “LE POESIE DI DJAYKOUR” Le campane di una torre perduta in fondo al mare; L’acqua nelle giare, l’ambientazione tra gli alberi. Giare tempestano di campane di pioggia il cui cristallo svanisce lamentosamente: “Buwayb… oh Buwayb!” Oscura nostalgia nel mio sangue, vado verso di te, o Buwayb, mio fiume, dolori come la pioggia! » Traduzione di Salah Stétié e Kadhim Jihad PROGRAMMA • Presentazione Farouk Mardam Bey e Kadhim Jihad Hassan • Lettura in arabo, Kadhim Jihad Hassan • Lettura in francese, Farida Rahouadj • Accompagnamento musicale al santour, Yvan Navaï
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