30 ospiti speciali, studenti e residenti di case di cura, hanno condiviso un pasto festivo unico nel cuore del ristorante gourmet di Clément Gueudré, in una calda atmosfera.
C’erano gioia, risate e piacevoli conversazioni sulla tavola di Natale al Petit Jardin. Un incontro tanto unico quanto caloroso con 30 ospiti speciali dello chef-proprietario della struttura gastronomica, Clément Gueudré. “Volevamo regalare una parte di felicità e soprattutto condividerla”, ha detto.
È un po’ di questa magia natalizia che ha permesso a 15 studenti e 15 residenti della casa di cura Petites Sœurs des Pauvres, distribuiti tra l’indirizzo di rue Jean-Jacques Rousseau e l’Atelier du Petit Jardin a Port Marianne, di godersi un magnifico pasto natalizio preparato dalle squadre.
“È un bellissimo regalo di Natale.”
“È un’ottima idea, sorride Xavier Philippe di La Maison des Petites Sœurs des Pauvres. CQuesto ci permette di far uscire gli anziani e di incontrare i giovani. E ci divertiremo!”
Questa buona idea è stata ideata da Sandrine Coffre, la madre di Clément Gueudré, che ha contattato l’associazione delle missioni studentesche di Montpellier e La Maison des Petites Sœurs des Pauvres. “Questo è un fantastico regalo di Natale per i nostri studenti”conferma France Alpeée, presidente dell’associazione.
“Fa bene anche a noi offrire questo momento”
Tamari, una studentessa di storia dell’arte e archeologia della Georgia, ha condiviso il suo entusiasmo per questo Natale speciale. “Sono nel bel mezzo del ripasso per gli esami finali e questo evento mi permette di evadere incontrando nuove persone. Non avrei mai potuto permettermi un pasto così raffinato, soprattutto in un ambiente come questo”spiega con un sorriso. Per Tamari e tanti altri studenti questa sera è un momento prezioso, lontano dalle preoccupazioni quotidiane legate alla precarietà.
D’altronde è Natale e nonostante le grosse difficoltà incontrate da molti studenti in termini di alloggio, cibo e accesso alle cure, evitiamo per un momento di parlare di precarietà così come non parliamo di isolamento. Largo alla generosità, alla solidarietà e alla convivialità. “Fa bene anche a noi, a cui non manca nulla, offrire questo momento di piacere”riconosce Clément Gueudré. Che promette di ripetere questo pasto ogni anno. E che mette tutto il suo know-how gastronomico per deliziare gli ospiti : “Abbiamo voluto che il tavolo grande fosse nel ristorante, in una normale giornata di servizio e non separato nel soggiorno”. Siamo stati davvero a Le Petit Jardin… con il cuore grande!