Il prossimo Banchetto del 19 dicembre all’Usine, a Saint-Céré, mette in prospettiva cibo e cultura. Intervista con l’artista Marin Clavaguera-Pratx sull’iniziativa di questi pasti condivisi e partecipativi, scanditi da estemporaneità artistiche, progettati con la troupe amatoriale ScénOgraph.
Questa volta, di cosa si tratta?
Ho scelto questo tema che è proprio nel primo ciclo della stagione “artista e società” e sono tanti gli spettacoli, nella programmazione del teatro da ottobre a fine dicembre, che trattano questo tema, il cibo culturale e come si fa presa di esso. Abbiamo programmato in particolare lo spettacolo “Mazùt” (troupe Baro d’evel), che propone la posizione di artista-ricercatore, e si è posizionato lo spettacolo “Dobbiamo separare l’uomo dall’artista” (Étienne Gaudillère e Giulia Foïs). politicamente per esplorare la questione del rapporto del pubblico con l’artista e la sua opera… Questo banchetto è un momento di condivisione e riflessione, che continua e chiude questo ciclo.
Qual è l’idea di questo banchetto?
L’idea è quella di interrogare gli spettatori sul consumo delle opere culturali, e quindi chiederci quale sia il nostro rapporto con il consumo culturale, come ci posizioniamo, lo consumiamo, lo digeriamo. Facendo eco al cibo cattivo, a McDonald’s ecc. Ci affideremo molto ai testi di Rodrigo García, scrittore e regista molto apprezzato dai media negli anni 2000. Dice che il nome di un artista può diventare un marchio. Presentiamo anche due artisti che si relazionano come lavoratori con il mondo del lavoro dello spettacolo dal vivo, lontani dal discorso professione-passione… questa serata sarà disseminata di sorprese e giochi, scenette giocose ispirate ai Deschiens, duo di clown a cui partecipiamo in un quiz. Ci divertiremo, mangeremo tutti insieme, in mezzo a domande sulla digestione. E dopo questo momento partecipativo e divertente, l’intera troupe rappresenterà, all’ora del dessert, la grande famiglia della performance dal vivo in Francia, invitando alle riflessioni e agli approcci di molteplici artisti, conosciuti o sconosciuti. È un momento insolito, insolito, diverso dalla messa in onda degli spettacoli più tradizionali. E tutti gli spettatori saranno invitati a mettersi in gioco, a mettersi in gioco, a far scambiare idee e incontrarsi…