Dovreste ascoltare il nuovo album di Bertrand Cantat?

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La prima pagina di Les Inrockuptibles che ha acceso la polvere. ©DR

Sette anni dopo Adoro Fatiil cantante è tornato con un nuovo album, ma non a suo nome. È con il gruppo Detroit, che ha formato in particolare con l’ex Sixteen Horsepower Pascal Humbert, che sta tornando a fare notizia. Insieme avevano già firmato un primo disco nel 2013. All’epoca non c’era stata alcuna vera controversia contro di esso.

Una gita subdola

Intitolato L’Angoloquesto nuovo disco viene rilasciato con discrezione. È stato autofinanziato tramite crowdfunding, poiché l’industria musicale ha voltato le spalle a Bertrand Cantat. Sono bastate poche ore perché la cifra fissata come obiettivo (60.000 euro) fosse ampiamente superata. Più del doppio alla fine, a riprova che l’ex Noir Désir ha ancora un nutrito contingente di tifosi.

Bertrand Cantat, l’icona della peste

Disponibile sulle piattaforme digitali da venerdì – le copie fisiche sono in ritardo nella produzione – il disco contiene 11 tracce. Tutti sono immediatamente riconoscibili e ricordano l’album di debutto di Detroit e il suo singolo “Droit dans le soleil”. È il caso di “Beauty”, “Fleur du Chaos”, “Odilon” o “Recueillement”.

Un disagio…

Bertrand Cantat torna e si pone nuovamente la domanda: dobbiamo ancora ascoltarlo? Artisticamente non c’è nulla di cui lamentarsi, ci troviamo in un territorio noto a chi ha seguito Noir Désir e la carriera solista del cantante. La maggior parte delle canzoni hanno questo lato abitato a cui ci ha abituato, con esplosioni anche devastanti come in “Nel regno dei ciechi”.

Bertrand Cantat rialza la testa… e ricomincia la polemica: le associazioni femministe si fanno avanti

Ma possiamo distinguere l’artista dall’uomo, ascoltare Detroit ignorando il dramma di Vilnius? E questo anche se Bertrand Cantat ha scontato la sua pena di otto anni? I tifosi hanno scelto da che parte stare. E bisogna ammetterlo: oggettivamente l’album è molto bello. Le associazioni femministe hanno reagito al lancio del crowdfunding denunciando questo ritorno al business. Come possiamo vedere, ciò crea ancora una volta un certo disagio. Anche un certo disagio.

Bisognerà anche vedere se quest’ultimo non assumerà le proporzioni del 2018 nel caso in cui Detroit faccia un tour. Per il momento non è stato annunciato nessun concerto.

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