Cinema: il patrimonio al centro del 60° Festival del cinema di Soletta

Cinema: il patrimonio al centro del 60° Festival del cinema di Soletta
Cinema: il patrimonio al centro del 60° Festival del cinema di Soletta
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La 60esima edizione delle Giornate di Soletta avrà inizio il 22 gennaio con la prima del film documentario di Thomas Haemmerli “L’eredità di Bruno Stefanini”. La cerimonia di apertura avrà luogo alla presenza della consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider.

Mercoledì a Berna è venuto a svelare il programma Niccolò Castelli, direttore artistico delle 60. Giornate di Soletta.

ATS

Il film “Die Hinterlassenschaft des Bruno Stefanini” (L’eredità di Bruno Stefanini) intreccia un pezzo di storia svizzera contemporanea con il racconto della vita di Bruno Stefanini (1924-2018), figlio di un immigrato divenuto imprenditore miliardario e grande collezionista . L’uomo ha accumulato castelli, come quello di Grandson, rifugi antiatomici, carri armati e opere d’arte, oltre a numerose curiosità che vanno dal cappotto del generale Guisan allo spazzolino dorato di Napoleone.

Alla sua morte lasciò quasi 100.000 oggetti che sua figlia Bettina, direttrice della Fondazione per l’arte, la cultura e la storia (FACH) di Winterthur, sta facendo del suo meglio per catalogare e rendere visibili e fruibili.

“Questo film è rappresentativo di un tema presente in diversi film quest’anno a Soletta: cosa lasceremo ai nostri posteri?”, ha osservato mercoledì al cinema Rex di Berna il direttore artistico del Festival del cinema di Soletta, Niccolò Castelli.

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