CRITICA – A Parigi, il Museo Picasso offre uno spaccato affascinante della giovinezza del maestro della gestualità americana. Dopo la mostra “Guernica” al MoMA nel 1939, il Minotauro assunse il ruolo di demiurgo.
Jackson Pollock è una leggenda americana, tra espressionismo astratto e “action painting” (o astrazione gestuale), movimenti che hanno elevato l’America al pantheon dell’arte del dopoguerra. L’attore americano Ed Harris lo ha interpretato nei panni di una bestia feroce che danza attorno alle sue tele poste sul pavimento della sua stalla per lanciare i suoi famosi “dripping”, utilizzando le immagini di Jackson Pollock 51 di Hans Namuth (1951) nel suo film tributo Pollock nel 2000. La bella Marcia Gay Harden interpretava il suo compagno Lee Krasner, un pittore nell’ombra, avveduto manager di un essere impossibile, spinto dalla passione e divorato dall’alcolismo.
Oggi è il re dei musei americani e del mercato dell’arte. Suo Numero 17A1948, cosmo oscuro dipinto un anno dopo i primi “dripping”, venduto per 200 milioni di dollari in vendita privata nel 2015. Il suo Numero 5 con i fulmini gialli e rossi, nel 1948, aveva raggiunto i 140 milioni di dollari
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