Il Festival Internazionale del Cinema di Marrakech ha reso, martedì sera, al Palais des Congrès della città ocra, un commovente omaggio postumo alla grande signora del cinema marocchino, la defunta Naïma Lamcharki, scomparsa lo scorso ottobre.
Questa cerimonia, svoltasi alla presenza dei membri della sua famiglia e di eminenti personalità del mondo del cinema, dell’arte, della cultura e dei media, è stata l’occasione per rendere un vibrante omaggio alla memoria di una donna impegnata, icona del panorama artistico nazionale, avendo segnato il suo tempo con opere di eccezionale qualità.
In questa occasione, la figlia della defunta Naïma Lamcharki, Yasmine Khayat, ha espresso, a nome della sua famiglia, la sua profonda gratitudine a Sua Maestà il Re Mohammed VI e un caloroso ringraziamento a Sua Altezza Reale il Principe Moulay Rachid, Presidente del Festival Internazionale del Cinema di Marrakech.
Yasmine Khayat, che ha ricevuto la Stella d’Oro del Festival dall’artista Fatima Khair, ha accolto con favore l’iniziativa del Festival di rendere omaggio alla sua defunta madre, che era “una donna singolare, innamorata del cinema”, riconosciuta per le sue iniziative e i ruoli umanitari a favore del cinema donne e bambini.
Questa cerimonia è stata caratterizzata anche dalle testimonianze della defunta Naïma Lamcharki, presentate dal regista Mohamed Abderrahman Tazi, dall’artista Fatima Khair e dal regista Mohamed Mouftakir, che hanno elogiato il suo contributo umanitario e le sue capacità professionali e personali.
Hanno anche evidenziato le nobili qualità della defunta Naïma Elmcherqui, in particolare la sua grande generosità, la sua notevole umiltà e la sua immensa dignità, affermando che la sua memoria rimane viva nel cuore dei suoi amici, dei suoi colleghi e del suo vasto pubblico.
La cerimonia di tributo alla scomparsa Naïma Lamcharki è stata seguita dalla proiezione del film “L’autunno degli alberi di mele” di Mohamed Mouftakir, che le è valso il premio come migliore attrice al Festival internazionale del cinema arabo di Malmö (Svezia).
“Una grande signora dai molteplici impegni e dalla personalità accattivante, instancabile ambasciatrice della cultura marocchina, è stata anche una fedele amica del Festival e ha fatto parte del consiglio di amministrazione della sua Fondazione. La sua partenza ha lasciato un grande vuoto nel panorama culturale nazionale”, sottolineano gli organizzatori.
Nato a Casablanca, il defunto Lamcharki è stato una delle figure emblematiche del teatro e del cinema, avendo dimostrato un notevole talento attraverso diversi lavori teatrali con rinomate compagnie nazionali come la troupe “Maâmoura”, “Bassatine” e la troupe radiofonica e televisiva marocchina. Il nome della defunta brillava anche nel campo televisivo, dove ha interpretato ruoli da protagonista in diversi serial, tra cui la serie “A’ila Ram Dam”.
Per quanto riguarda il cinema, ha partecipato a quasi 20 lungometraggi marocchini e stranieri, oltre a diversi cortometraggi e lungometraggi marocchini, come “Blood Wedding”, “Lalla Houby”, “Kilikis, la città dei gufi.
La defunta ha avuto anche un’esperienza unica nell’animazione televisiva, dove ha presentato, tra il 2000 e il 2004, il programma educativo e culturale “Alif Lam” sul canale Al-Aoula, dedicato alla lotta contro l’analfabetismo. È stata anche ambasciatrice di buona volontà per l’UNICEF.
LNT con mappa
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