il re, il giullare e la maledizione

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Lo spettacolo si apre con un uomo sofferente, che possiamo immaginare fisicamente e psicologicamente esausto, con in mano una scatola di cartone. Si siede per tirare fuori l’abito del giullare da questa scatola. Dietro di lui si svela l’arredamento, un’enorme scatola di cartone in cui sono contenuti tutti i personaggi di Rigoletto, opera in tre atti e quattro quadri di Giuseppe Verdi.

La , generosa e ispirata, può prendere il volo. Capiremo più tardi chi è quest’uomo tormentato e indifeso.

Per la sua prima alla testa dell’Orchestra Nazionale dell’Opera di Parigi, il direttore d’origine venezuelano Domingo Hindoyan ha ricevuto forti applausi durante le 2 ore e 45 minuti dello spettacolo durante la prima, domenica 1È Dicembre.

Di cosa parla “Rigoletto”? Esistono diversi livelli di lettura. L’opera italiana di Verdi, su libretto di Francesco Maria Piave, è ispirata all’opera di Victor Hugo Il re si sta divertendoscritto nel 1832, fu realizzato l’11 marzo 1851 al teatro La Fenice di Venezia. L’opera di Victor Hugo, che attaccava la decadenza delle élite, fu censurata al momento della sua creazione. Il personaggio principale del dramma e dell’opera, il giullare del re (Triboulet), è realmente esistito, influenzato da Nicolas Ferrial (1479-1536). Esercitò il suo talento sotto Luigi XII e Francesco I che lo bandirono per essersi preso gioco di una cortigiana. Verdi mette in discussione il complesso rapporto padre-figlia. Il compositore italiano, che aveva perso la figlia in giovane età, esplorò questo tema in diverse opere.

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Scena da “Rigoletto” all’Opera di Parigi, 28 novembre 2024. (BENOITE FANTON/OnP)

Qual è la storia di Rigoletto? Buffone, sprezzante e sollecitatore allo stesso tempo, aiuta il suo padrone, il duca di Mantova, nelle sue avventure amorose. E all’occorrenza si adopera per tenere lontani fastidi o mariti traditori. Il Giullare è, però, un essere complesso. Sotto la sua maschera, l’uomo odia i cortigiani e i potenti. Ha un solo amore: sua figlia Gilda. Ha paura per lei e la protegge eccessivamente. Ma come possiamo impedirgli di amare? E cosa fare e fino a che punto spingersi per difenderlo?

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Scena da “Rigoletto” all’Opéra Bastille, 28 novembre 2024. (BENOITE FANTON/OnP)

Nella produzione di Claus Guth, dell’aprile 2016, la teatralità verdiana trova il suo pieno significato. Lo spettacolo è sul palco e nella platea. La leggerezza di certi brani contrasta armoniosamente con i passaggi drammatici. Il pubblico non si è sottratto al piacere, riservando lunghe ovazioni alle performance degli artisti: il baritono Roman Burdenko nel ruolo del protagonista, il commovente soprano Rosa Feola nel ruolo di Gilda, Goderdzi Janelidze inquietante nel ruolo di Sparafucile e Liparit Avetisyan nel ruolo di un duca spensierato che accumula le conquiste. Oppure i cori dell’Opera di Parigi che occupano pienamente il loro posto.

Rigoletto, un’opera profonda e umana con musiche celestiali ed eteree. Affascinante.

Titolo: Rigoletto

Melodramma in tre atti (1851)

Secondo Victor Hugo, Il re si sta divertendo

Musica: GiuseppeVerdi

Libretto: Francesco Maria Piave

Direzione musicale: Domenica Hindoyan

Messa in scena: Claus Guth

Direttore del coro: Alessandro Di Stefano

Distribuzione: Roman Burdenko, Rosa Feola, Liparit Avetisyan et Goderdzi Janelidze

Durata: 2h45 con 1 intervallo

Lingua : Italia

Sopratitoli: francese/inglese

Date: fino al 24 dicembre poi dal 10 maggio al 12 giugno

Luogo: Opéra Bastille, Place de la Bastille, 75012

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