Montaggio ultradinamico, rallentatore, carrellate e sguardi di macchina, musica epica… Sui social, Andy Cops, peacekeeper in servizio nella brigata per la repressione delle azioni violente dei motociclisti (BRAV-M), è una vera vetrina della Prefettura di La polizia di Parigi, un professionista che è un maestro nell’arte della messa in scena, della versione a motore grande e dell’autopromozione. Su Instagram e TikTok, più di 350.000 iscritti si dilettano nella sua vita quotidiana, tra sequenze riprese dalle telecamere di bordo della moto o scatti che glorificano i suoi colleghi, tutti sorrisi durante un pasto, oppure con il casco e la bardatura, camminando in fila con Il paradiso dei gangsterun successo degli anni ’90 di Coolio, in sottofondo. Con circa 6 milioni di visualizzazioni su TikTok, i suoi video più popolari, gli inseguimenti filmati nell’intervento, fanno esplodere i contatori.
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Se piace a un vasto pubblico, è innanzitutto perché Andy Cops non è ufficialmente un comunicatore della Direzione dell’ordine pubblico e del traffico (DOPC), alla quale fa capo il BRAV-M. Accessibile e interagente volentieri con i suoi iscritti, questo poliziotto dal fisico da modello sa anche rivelare filmati della sua vita personale e giocare con i codici della generazione Instagram, scattando foto con le star delle serie TV o con il famoso influencer del fitness Tibo In forma. A rischio, a volte, di scivolare.
Nell’aprile 2022 ha trasmesso un video durante il quale una coppia di BRAV-M esegue, di turno, un salto in moto in un vicolo del 20e quartiere di Parigi. Ad una velocità superiore ai 30 chilometri orari (km/h) autorizzati, la macchina salta mentre il passeggero finge di sbattere le ali, la canzone Credo di poter volare (R. Kelly) sullo sfondo. Più problematico, nel maggio 2024, il star influencer della “flicosfera” si filma, fuori servizio, alla guida di una due ruote che va a 165 km/h sull’autostrada A71, ovvero 35 km/h sopra il limite di velocità . “Presumo solo che riceverò il mio biglietto se vengo flashato (…). Sono un ragazzo grande”, risponde a una recensione pubblicata sotto questo video. Interrogata, la Prefettura di Polizia non ha indicato se tali contenuti fossero validati dai suoi servizi.
Gerarchia diretta sulla stessa lunghezza d’onda
Va detto che la gerarchia a volte dà l’esempio di una comunicazione digitale sfrenata. Potente e adorato capo della DOPC, e come tale capo della BRAV-M, Jérôme Foucaud è anche un appassionato di social network, al punto da aver aggiunto le sue iniziali all’account Instagram ufficiale del suo management. Da agosto 2020, solo sulle piattaforme LinkedIn e Instagram, ha totalizzato circa 1.100 pubblicazioni – praticamente una per giornata lavorativa – dedicate alle unità DOPC, ma che lo mostrano anche al volante di un camion antisommossa o di pattuglia con il BRAV-M . Dei 10.600 hashtag associati ai suoi post su LinkedIn, la sua piattaforma preferita, #foucaud, il suo cognome, appare 140 volte, rispetto alle 58 occorrenze del termine… #policier.
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