DJ Snake, Justice e Clara Luciani all’Eurockéennes de Belfort

DJ Snake, Justice e Clara Luciani all’Eurockéennes de Belfort
DJ Snake, Justice e Clara Luciani all’Eurockéennes de Belfort
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“Quest’anno avremo qualche francese in più del solito”, ha spiegato il direttore di “Eurocks”, Jean-Paul Roland, la cui “sfida” era attirare artisti internazionali “più rari del solito”.

La star del metal britannico Iron Maiden aveva già annunciato a settembre che sarebbe stata l’headliner del prossimo festival della Franca Contea.

Anche DJ Snake infiammerà la pista da ballo, mentre il duo Justice farà tremare la penisola di Malsaucy, che ospita il festival, con il loro nuovo album “Hyperdrama”. La Giustizia chiuderà il palco principale domenica sera 6 luglio con “uno spettacolo di luci e video mozzafiato”, avverte il programmatore Kem Lalot.

La scena francese sarà supportata anche dall’essenziale Clara Luciani, dai successi surfisti di La Femme, dal pop colorato di Malik Djoudi, dall’hip-hop di Damso, SDM, Kalash e Tif o anche dal rock di Last Strain e dalle parodie Ultra Vomito.

“Ma annunciando artisti di dieci nazionalità abbiamo comunque compiuto un tour de force”, si è rallegrato il direttore giovedì annunciando i primi 25 gruppi del programma del festival.

Omaggio a Gainsbourg

Gli Iron Maiden condivideranno la serata di giovedì 3 luglio con l’altro gruppo britannico The Raven Age e gli svedesi Avatar. Questa sarà una delle uniche due date francesi del loro tour mondiale per le icone metal britanniche guidate da Bruce Dickinson.

Nei giorni successivi si sentiranno le chitarre del fenomeno indie-rock The Last Dinner Party, degli australiani Royel Otis o dei londinesi High Vis.

Scouting di talenti e nuovi prodotti, il festival proporrà anche progetti artistici specifici. Lo spettacolo “Gainsbourg Point Barre”, di Les Serge, sostenuto dalla Comédie-Française, renderà un vibrante omaggio all’uomo dalla testa di cavolo.

Il set di Bad Gyal Bouyon Lé Bon introdurrà i frequentatori del festival al bouyon, un passo di danza e uno stile musicale di origine dell’India occidentale.

“Il nostro desiderio è quello di esibire suoni più ghetto ma anche di mettere in risalto i gruppi femminili, con un discorso sulla libertà del corpo”, sottolinea Kem Lalot.

Tra pochi mesi verranno annunciati una trentina di artisti in più, per i 127.000 spettatori attesi.

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