Cultura delle notizie L’universo fantascientifico di Dune non ha eguali: la serie Prophecy spiega perché l’intelligenza artificiale è vietata
Pubblicato il 27/11/2024 alle 17:45
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Dopo il successo dei film diretti da Denis Villeneuve, l’universo di Dune si espande con Prophecy. La serie esplora le origini del Bene Gesserit e le conseguenze della Guerra delle Macchine.
Un universo di fantascienza senza tecnologia
Dopo due successi al cinema grazie alla produzione di Denis Villeneuvela saga di Dune ha finalmente preso piede. Va detto che i suoi precedenti tentativi di adattamento avevano lasciato l’amaro in bocca ai fan dell’universo. Questa volta, nulla sembra poter scalzare questa licenza di fantascienza, che dovrebbe accogliere favorevolmente un terzo film per concludere una trilogia. Nel frattempo è previsto uno spin-off sotto forma di serie, Dune: Prophecy. Questo spettacolo è ambientato 100 anni prima delle avventure di Paolo Atreides e segue la confraternita di Ben fattoun gruppo estremamente influente nella geopolitica galattica, il cui ruolo plasma Arrakis. La serie si svolge anche in un contesto successivo a un evento chiave nell’universo di Frank Herbert : La guerra delle macchine. Di conseguenza, qualsiasi tecnologia avanzata, come l’intelligenza artificiale, è vista come un nemico.
IA contro l’umanità
Nell’universo di Dune, dove abbondano le astronavi e le tecnologie minerarie sono avanzate, si potrebbe credere che le macchine siano parte integrante di questo ecosistema. Tuttavia, è esattamente il contrario. In Dune: Prophecy, il mondo si sta appena riprendendo dalla devastazione la guerra delle macchine. Come promemoria, questa rivolta, chiamata anche Jihad Butlerienci fu una rivolta di massa contro l’IA e le macchine pensanti che avevano schiavizzato l’umanità. Dopo un secolo di conflitti, le IA furono distrutte e fu vietata la creazione di macchine con menti umane. Gli esseri umani hanno allora preferito sviluppare modalità di difesa che risalgono a prima dell’era dei computer, in quello che potremmo definire un “vecchio futuro”.
Ecco come, dentro Dune: Profeziabasta la semplice vista di una piccola lucertola robotica per terrorizzare i personaggi. Come spiega il team dietro la serie, l’intelligenza artificiale è vista come qualcosa che “disturba l’armonia e ciò per cui hanno lavorato così duramente per creare”. In cambio, lo spettacolo si prende il tempo per concentrarsi sull’umanità e sugli abitanti di ogni regno, ben oltre Arrakis. “Si tratta di potere, politica, ma soprattutto di affrontare le proprie paure”, riassumono i creatori. Se anche tu vuoi seguire questo universo, Dune Prophecy è disponibile su HBO Max o su Amazon Prime Video con un abbonamento premium. Lo spettacolo va in onda dal 18 novembre con una cadenza di un episodio a settimana.