Losanna: Valentine Michaud, il sassofono non classico

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In concerto a Losanna con l’OSR

Il sassofono non classico di Valentine Michaud

La losannese d’adozione sconvolge allegramente i codici, amplia il repertorio e crea i propri abiti di scena.

Pubblicato oggi alle 8:31

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In breve:
  • Valentine Michaud, sassofonista francese, vive in Svizzera dal 2010.
  • Il suo concerto al Théâtre de Beaulieu presenta due concerti con suo fratello Gabriel.
  • Crea i propri abiti di scena, affermando la sua passione per il visivo.

Cos’è questo buffo uccello? Sul palco, Valentino Michaud non passa mai inosservata, con il suo sassofono ondulato e i suoi abiti di scena multicolori e spesso sfacciati.

La sassofonista francese, residente a Losanna nel 2010 per il suo master alla Haute École de musique, si è rapidamente affermata nel circuito internazionale della musica classica e contemporanea, attraverso il suo virtuosismo mozzafiato, inseparabile dal suo stile visivo bruciante, ma mai aggressivo. “Il sassofono si presta bene a uscire dagli schemi”, dice il dispettoso musicista. È anche il mio modo di portare questo repertorio a persone che non provengono dalla musica classica o che sono appassionate di spettacolo”.

Con il suo strumento, sempre un po’ esotico nella musica classica, Valentine Michaud ha accumulato primati: nel 2020 ha vinto il prestigioso Credit Suisse Young Artist Award, assegnato per la prima volta a uno strumento a fiato. È stata anche la prima sassofonista solista ad esibirsi con la Filarmonica di Vienna.

E secondo lei, il suo status di artista residente presso l’OSR per la stagione 2024-2025 è certamente senza precedenti per lo strumento. Il concerto di questo giovedì 28 novembre al Théâtre de Beaulieu, a Losanna, è interamente concepito attorno a lei – e al fratello Gabriel al vibrafono e alla batteria, con due concerti che mettono in risalto la plasticità del sassofono e delle percussioni: la jazzistica “Escapades” di John Williams (tratta dal film “Catch me if you can”) e la terrificante “Panic” di Harrison Birtwistle. Il “Boléro” di Ravel che chiude il concerto sotto la direzione di Jonathan Nott propone anche un bellissimo assolo di sassofono.

>Valentine Michaud, sassofonista francese nato nel 1993 e stabilito in Svizzera dal 2010. Vincitore del Credit Suisse Young Artist Award 2020 e doppio vincitore del premio di studio e incoraggiamento del Percento Culturale Migros. Vevey, maggio 2020 © Fred Merz | lunedì13>

Uno strumento sottoutilizzato

Brevettato da Adolphe Sax nel 1846, il sassofono conquistò rapidamente i compositori, guidati da Berlioz e Bizet, ma fu boicottato dai liutai tradizionali. “Un tempo i musicisti scioperavano se veniva loro chiesto di suonare il sax”, dice Valentine Michaud. Ecco perché il suo inizio è stato così lento. Sorprendentemente, è a una sassofonista dilettante e mecenate americana, Elise Hall (1853-1924), che dobbiamo il primo repertorio da concerto, inclusa la “Rhapsody” di Debussy. Nella classica non ci sono riferimenti, a differenza del jazz. Il sassofono è una causa da difendere”.

>Valentine e Gabriel Michaud sulla spiaggia di Collet, Les Moutiers-en-Retz, 44, 10 agosto 2023.>

Moltiplicando i formati, Valentine Michaud suona da solo con l’orchestra, in duo con il pianoforte o con suo fratello Gabriel. Con l’altro fratello, Emmanuel, artista visivo, immagina spettacoli mozzafiato a cavallo tra improvvisazione, messa in scena, danza e teatro. I tre artisti si sono riuniti anche questa settimana a Parigi, per l’inaugurazione del loro album congiunto, The Sparkling “Uccelli del Paradiso”.

Se non compone riceve numerose commissioni, convinta che i capolavori per questo strumento debbano ancora venire. Sul palco, invece, i suoi abiti vivaci sono creazioni originali, cucite con le sue stesse mani. “Mia madre è una graphic designer e mio padre un disegnatore di fumetti. Quindi ho sempre avuto questo gusto per l’aspetto visivo, per il palcoscenico, e volevo realizzare le cose da solo. Dall’età di 5 anni immagino spettacoli di suoni e luci con la famiglia. L’obiettivo è sempre quello di raccontare storie”.

Losanna, Théâtre de Beaulieu, giovedì 28 novembre (ore 20:15), www.osr.ch

>“Oiseaux de Paradis”, un vero e proprio catalogo ornito-musicale, riunisce brani barocchi e classici, trascrizioni di Piazzolla o Paul McCartney e commissioni personalizzate.>

“Birds of Paradise”, Valentine & Gabriel Michaud, sassofono e percussioni, Mirare

Matteo Chenal è giornalista nella sezione culturale dal 1996. Si occupa in particolare dell’abbondante attualità della musica classica nel Canton Vaud e nella Svizzera romanda.Maggiori informazioni

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