« Tutta l’arte del mondo » promette la mostra FAB Paris, nata nel 2022 dalla fusione della celebre Biennale des Antiquaires con Fine Arts Paris. Nel 2024 riunirà per la prima volta sotto il tetto di vetro del Grand Palais 100 espositori internazionali, in specialità che vanno dall’antichità ai giorni nostri. Mobili d’eccezione del XVIII secolo, maschere africane, postimpressionismo e perfino sculture di animali: la redazione di “Connaissance des Arts” ha incontrato quattro importanti dealer di questa edizione.
1. Da Henri Martin alla Galleria Pentcheff
Alexis Pentchef : Abbiamo creato la gallery con mia moglie circa vent’anni fa. Da Marsiglia, dove abbiamo sede, esponiamo artisti che hanno lavorato nel sud della Francia.
L’opera di punta presentata allo stand: Non vi presento un’opera, ma uno spazio della mostra. Abbiamo ricreato lo spazio di lavoro dell’artista Henri Martin: troviamo, ad esempio, la sua scrivania, realizzata da uno dei suoi amici, Henri Bellery-Desfontaines, ma anche il suo divano, il suo cavalletto, la sua tavolozza, parte della sua biblioteca o anche alcune medaglie che riuscì a vincere alle fiere d’epoca. Questi oggetti ci provengono dagli eredi dell’artista. Come espositori, quando appendiamo quadri, ci ritroviamo con quadri alle pareti e talvolta spazi che sembrano molto vuoti. Abbiamo scoperto che esporre in questo modo ha più senso.
Lo stand della Galleria Pentcheff al FAB Paris 2024 al Grand Palais © Galerie Pentcheff
FAVOLOSA Parigi per Alexis Pentcheff : FAB è una fiera importante per noi, forse più che per altri rivenditori. Essendo nel sud della Francia, questo ci permette di avere visibilità parigina, ancora di più qui al Grand Palais.
FAB Parigi: la galleria Alexis Pentcheff ricostituisce l’atelier di Henri Martin
2. Mobili eccezionali a Léage
Guillaume Léage : La galleria Léage è specializzata da quasi 50 anni in mobili eccezionali del XVIII secolo francese.
L’opera di punta presentata allo stand : Siamo lieti di presentare in esclusiva un segretario d’epoca Luigi XVI realizzato da Adam Weisweiler alla fine del XVIII secolo. Presenta una rara composizione in lacca giapponese e radica di cedro impreziosita dal marmo di marasca, tipico di questo periodo. Appartenne in particolare ad Alphonse de Rothschild, primo figlio del ramo francese di questa famiglia, poi a suo figlio Édouard, prima di essere sequestrato durante la guerra e restituito con i Monuments Men. È un mobile davvero straordinario per la sua qualità e provenienza.
Lo stand della galleria Léage al FAB Paris 2024 al Grand Palais © Tanguy de Montesson
FAB Parigi per Guillaume Léage : È la fusione di due fiere molto importanti che si riuniscono qui al Grand Palais: la Biennale e le Belle Arti. Un momento unico per sette giorni, durante i quali visitatori da tutto il mondo vengono a vedere l’arte di tutte le specialità: moderna, classica, dipinti, mobili, dipinti o sculture, di tutti i periodi messi insieme. E’ un vero e proprio museo a cielo aperto. Abbiamo tenuto molte delle fiere più importanti in tutto il mondo e questa a Parigi è una di queste.
FAB Paris: un segretario Luigi XVI d’eccezione presentato dalla Galleria Léage
3. Geometrie africane alla Galleria Monbrison
Emilia Salmon : La galleria Monbrison è stata inaugurata nel 1981 a Saint-Germain-des-Près. Tutto l’anno presentiamo una selezione di opere d’arte antiche provenienti dall’Africa e dall’Oceania.
L’opera di punta presentata allo stand : Tra le opere africane che esponiamo, abbiamo una maschera Baoulé con corna della Costa d’Avorio, di bellissimo classicismo e di grande bellezza, notevole per forma e dimensioni. Anche la maschera Grebo ha una forma geometrica particolare, con le sue diverse paia di occhi. Quando la vediamo, pensiamo a Picasso e all’influenza che questo tipo di maschera può aver avuto sul suo lavoro.
Lo stand della galleria Monbrison al FAB Paris 2024 al Grand Palais © Tanguy de Montesson
FAB Parigi per Émilie Salmon : Questo evento simboleggia la rinascita del Grand Palais della Biennale alla quale la nostra galleria partecipa da molti anni. Per noi è importante sostenere il mercato parigino come gallerista e come esperto.
FAB Parigi: maschere africane e oceaniane invadono il Grand Palais
4. Bellezza degli animali a Eeckhout
Xavier Eeckhout : Sono uno specialista in scultura di animali dal 1910 al 1950. Espongo artisti francesi, belgi e svizzeri. Apprezzo particolarmente il lavoro di Gaston Le Bourgeois, scultore francese degli anni ’30, che lavorava principalmente il legno con intaglio diretto. Questa specialità mi si è imposta un po’ per gusto, semplicemente perché amo gli animali. Trovo che questo periodo della prima metà del XX secolo sia un’epoca in cui le sculture di animali non sono oggetti decorativi, ma opere d’arte vere e proprie, dove il lavoro dello scultore incontra quello del fondatore con una vera osmosi.
L’opera di punta presentata allo stand : Presento al FAB Paris una scultura di un piccione firmata Le Bourgeois, che adornava la ringhiera delle scale. I borghesi lavorarono molto per Ruhlmann, per le ville Ducharne e Poiret. Era abituato a decorare interni, principalmente in legno, anche se alcune delle sue opere potrebbero essere state realizzate in bronzo.
Lo stand della galleria Eeckhout al FAB Paris 2024 al Grand Palais © Tanguy de Montesson
Selon FAB di Parigi Xavier Eeckhout : Sono felice di partecipare anche quest’anno al FAB. Essendo presente fin dall’inizio, ho potuto constatare l’evoluzione molto positiva della mostra tra il Palais Brongniart, l’effimero Grand Palais l’anno scorso, il Carrousel due anni fa e infine il Grand Palais quest’anno. È uno degli spettacoli irrinunciabili dove regna l’eclettismo e dove la qualità è presente su tutti gli stand. In breve, Parigi non poteva sognare niente di meglio del FAB.
FAB Parigi: Xavier Eeckhout collezionista di sculture di animali