Dopo dieci giorni di concerti e attività, il festival Éclats d’Émail si è chiuso domenica 24 novembre con un concerto dei Black Lives all’Opera di Limoges. Per gli organizzatori questa “formidabile” diciottesima edizione consacra ulteriormente la manifestazione nel panorama culturale regionale.
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“Numeri positivi“, “edizione molto bella“, “formidabile“. Dopo dieci giorni intensi di concerti e attività, è giunto il momento dei festeggiamenti per Jean-Michel Leygonie, direttore artistico del festival Éclats d’Émail. L’evento, che si è chiuso questa domenica, 24 novembre, con un concerto dei Black La collettiva Lives al Teatro dell’Opera di Limoges, ha festeggiato quest’anno il suo diciottesimo anniversario, rappresentando, oggi, un evento di rilievo nel panorama culturale dell’Alta Vienna: “Il tutto è stato grandioso, il pubblico era lì, anzi in aumentorivela l’organizzatore. Tutti gli artisti erano entusiasti. Abbiamo feedback molto interessanti da parte degli spettatori.“
Per questa diciottesima edizione, il festival ha potuto contare ancora una volta sulla presenza di artisti particolarmente prestigiosi, come il sassofonista americano James Brandon Lewis o la cantante nigeriana Keziah Jones, che tornava sui palcoscenici francesi dopo dieci anni di assenza . “Sono tre anni che il festival ha fatto un passo avanti e continua a farlo, quindi siamo contenti, molto contenti.“Secondo Jean-Michel Leygonie, i risultati positivi di quest’anno 2024 confermano la crescita osservata dal post-covid, e rafforzata da un ottimo passaparola:”Abbiamo più audience, più comunicazione, siamo più presenti sui social network… Tutto questo significa che abbiamo un forte sviluppo.“
Abbastanza per guardare con ottimismo alla prossima edizione? “Stiamo già considerando alcuni artisti. Per la parte artistica, entro fine gennaio, dovremo aver completato la programmazione. Poi c’è il nostro club dei partner privati e dei partner pubblici. Dobbiamo affrontare tutto questo fino ad aprile e poi portare avanti la comunicazione.“
Nel corso del tempo, Éclats d’Émail ha anche potuto ampliare il proprio palinsesto aumentando il numero di concerti gratuiti in diversi luoghi pubblici di Limoges. Una quindicina di gruppi si sono esibiti liberamente durante dieci giorni, come il trio Étienne Manchon alla biblioteca, o il duo Rouilhac e Torjada alla casa di cura Marcel-Faure. Questa offerta particolarmente ricca è ora in pericolo. Per risparmiare, diversi enti locali stanno pensando di tagliare i sussidi alle associazioni. Per il festival come per il mondo della cultura in generale, si tratterà di non soffrire troppo:”Ogni anno si ricomincia. Oggi quello che possiamo solo dimostrare è che c’è un evento importante. Ecco qua… Ci metteremo in sintonia con i partner quando sarà il momento.“
Per prolungare il piacere e far risuonare qualche nota in più nella testa degli amanti della musica, la mostra “Jazz & BD”, che mette in prospettiva la musica e la nona arte, si tiene ancora fino al 31 dicembre al Bfm du centre-city di Limoges.
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Dopo dieci giorni di concerti e attività, il festival Éclats d’Émail si è chiuso domenica 24 novembre con un concerto dei Black Lives all’Opera di Limoges. Per gli organizzatori questa “formidabile” diciottesima edizione consacra ulteriormente la manifestazione nel panorama culturale regionale.
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