La galleria Comptoir des Mines di Marrakech si prepara ad accogliere cinque artisti emergenti che presenteranno la loro prima mostra dal 23 novembre.
Cinque artisti inaugurano la loro prima mostra individuale al Comptoir des Mines Galerie di Marrakech. Sono loro i vincitori del programma di sostegno alla creazione emergente (Majaz II), organizzato dalla stessa galleria. Il pubblico scopre così l’universo di Krim Baraka. Ci invita a esplorare “il Sé e l’Altro”, affrontando la questione dell’esistenza e del posto degli uomini nei cosiddetti ambienti sociali periferici, facendo affidamento su materiali specifici della sua terra natale. Laureato all’Istituto di Belle Arti di Tetouan nel 2015, questo artista visivo ha partecipato a varie mostre collettive, dimostrando una notevole versatilità artistica esplorando diversi mezzi artistici: disegno, pittura, scultura, installazione, fotografia e video. Gli amanti dell’arte riconoscono il lavoro di Ilias El Haddaoui.
Questo parla di evoluzione e metamorfosi come dimostrazione visiva delle teorie dell’evoluzione, riflettendo sul posto dell’uomo come essere vivente, un gioco di specchi tra l’uomo e il mondo animale. Ilias è un artista visivo multidisciplinare il cui viaggio è segnato dall’esplorazione e dalla comprensione del rapporto tra l’umanità e il regno animale. Non perderti il mondo di Amina Azreg. Il suo lavoro fa parte di una pittura surrealista come ricerca metaforica per immergerci in un mondo che descrive una realtà intrigante al crocevia tra sogno e riflessione.
Originaria di Casablanca, città che ha avuto un profondo impatto sulla sua arte e sulla sua immaginazione, questa artista ha iniziato il suo percorso artistico nel mondo della moda prima di dedicarsi alla pittura e all’installazione che sono diventati i suoi mezzi preferiti. La mostra presenta anche l’artista Aymane Errachidi. Condivide la sua fascinazione per l’austero e il minerale, un’opera profondamente ancorata alla reminiscenza dei paesaggi della sua infanzia intravisti a Laayoune, dove la poesia del deserto è anche visiva. Da non dimenticare l’artista multidisciplinare Safae El Kadi che fa parte della filosofia artistica del supporto/superficie.
Rivela le profondità nascoste degli oggetti, immergendosi negli elementi e nelle proprietà contraddittorie dei materiali. La sua carriera accademica, scandita dal conseguimento del diploma presso l’Istituto Nazionale di Belle Arti di Tetouan nel 2021 e di un master in cinema documentario nel 2023, nutre la sua espressione artistica.