Juliette De Banes Gardonne
Pubblicato il 20 novembre 2024 alle 10:19. / Modificato il 20 novembre 2024 alle 11:48.
Alla luce, i suoi occhi sembrano topazi, queste pietre blu traslucide che era solito incidere. Ludovic Ottiger è conciso, non in senso figurato ma nel senso letterale del termine. Specialista nel taglio di pietre preziose e pietre fini, le modella per il mondo dell’orologeria di lusso in un laboratorio a Versoix. D’altronde è un musicista, polistrumentista, amante della musica orientale. In un ultimo raggio di sole di Losanna, questo franco-svizzero originario dell’Alta Savoia racconta la singolarità del suo duplice viaggio.
Ludovic Ottiger è cresciuto nel villaggio di Archamps, ai piedi del Salève. Poiché la scuola non era proprio la sua passione, all’età di 15 anni iniziò un apprendistato come lucidatore presso Patek Philippe a Ginevra. Parallelamente a questa formazione, il suo appetito per la musica è stato risvegliato per la prima volta dall’arpa. Con le sue vibrazioni e i suoi suoni che evocano una strana sorgente, l’arpa è considerata uno degli strumenti più antichi del mondo e si trova tra tutti i popoli nomadi dell’Eurasia. “La mia curiosità si è subito rivolta alle musiche tradizionali del bacino del Mediterraneo e del Medio Oriente.” Nel 2010, durante un festival, dava le spalle al palco quando ha sentito alcune note di un doppio flauto del Rajasthan.
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