L’affascinante ricomparsa operistica di Erlanger con Guillaume Tourniaire

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Camille Erlanger (1863-1919): La Sorcière, opera in 4 atti e 5 quadri su libretto di André Sardou. Con: Andreea Soare, Zoraya; Jean-François Borras, Don Enrique; Lionel Lhote, Ximenès; Alexandre Duhamel, Padilla; Marie-Eve Munger, Afrida; Sofia Garcia, Manuela ; Servane Brochard, Joana; Carine Séchaye, Aïcha; Léa Fusaro, Fatoum; Joe Bertili, Ramiro; Maxence Billiemaz, Arias; Daria Novik, Première Mauresque; Eva Kubicek, seconda moresca; Oscar Esmerode, Zaguir ; Raphaël Hardmeyer, Le Sereno, Albornos ; Joshua Morris, Cardenos, Oliveira; Pablo Plaza, Una voce; Mathias Lonchay, Hugo Fabrion, Oscar Esmerode, tre musicisti; Alban Legos, Ibarra; Pierre Arpin, Molina; Ivan Thirion, Calabazas; Manuel Pollinger, Torillo; Hugo Fabrion, Un uomo del popolo. Orchestra e coro della Scuola Superiore di di Ginevra, direzione: Guillaume Tourniaire. 3 dischi CD B. Registrato in pubblico alla Victoria Hall di Ginevra il 12 dicembre 2023. Libretto di presentazione in francese e inglese. Durata: 161:00

Record B

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La qualità della pubblicazione da parte della B Records di questo disco evento dà il tono: è una ricomparsa del miglior effetto dell’opera post-romantica La strega di Camille Erlanger a cui assistiamo, con Guillaume Tourniaire alla testa dell’Orchestra della Haute Ecole de Musique de Genève, e portato da interpreti di altissimo livello.

A grandi linee, la compositrice Camille Erlanger si adatta alla sua epoca: orchestra e cast vocale eccessivo (ben 24 cantanti!); complessità del linguaggio armonico crescente al limite della tonalità; evidente influenza wagneriana del dramma musicale con l’uso di “soggetti musicali” per non parlare filo conduttore… Tuttavia, questa registrazione che ripercorre l’ultima opera creata durante la vita del compositore, è una testimonianza lampante della sua singolarità nel panorama musicale francese del suo tempo, soprattutto attraverso il suo acuto senso dell'”arredamento sonoro”, a scapito dei lascivi impulsi melodici . e grandi effusioni liriche che i musicisti influenzati da Massenet amano. Di fronte a tale opulenza, la registrazione dal vivo di questa performance a Ginevra è l’ideale: le voci suonano perfettamente udibili, senza mai annegare nei numerosi tsunami orchestrali; il pozzo è trascritto in tutta la sua verve, in tutti come ogni leggio della falange svizzera, compreso l’organo della Victoria Hall.

Alla testa dell’Orchestra dell’Haute Ecole de Musique de Genève, che qui si distingue particolarmente per la qualità dei suoi fiati, Guillaume Tourniaire dimostra un approccio esaltato all’opera di Erlanger grazie ad effetti sontuosi e sonorità gorgoglianti. Il tocco del direttore d’orchestra si caratterizza anche per l’ottima guida all’ascolto che offre nel booklet allegato, ovvero 34 pagine di estratti musicali e spiegazioni per ogni brano di lettura, offrendo all’acquirente di questo disco uno strumento indubbiamente prezioso per individuare tutte le problematiche. Non rifuggiamo il piacere di leggere “Il ritorno della strega” di Jacques Tchamkerten, e il testo di Michela Niccolai “La tendenza musicale dell’epoca. Un nuovo percorso drammatico di fine secolo: il naturalismo sulla scena lirica”, elementi di contesto essenziali per questa riscoperta.

Dal punto di vista vocale, che momento felice è stato riunire 24 voci di così alta qualità, indipendentemente dall’importanza degli interventi attribuiti a ciascuna! Canzone delirante e isterica di Marie-Eve Munger per una strega posseduta (” Spesso !… “prima scena dell’atto IV), il lussuoso Padilla nei panni di un nobile Alexandre Duhamel perfettamente convincente, lo spaventoso Lionel Lhote (Ximénés) nei panni di un abile inquisitore… Andreea Soare, nei panni dell’eroina principale, fa di tutto, forte ‘ tecnicismo impeccabile di fronte agli intervalli pericolosi del suo duo “Zoraja?…” (Atto I, Le rive del Tago) e con un’ampia estensione e acuti intrattabili nel suo secondo duetto d’amore. Il suo impegno dipinge una Zoraya vibrante e intensa, che dovrà affrontare un degno partner nella persona di Jean-François Borras. La sensibilità del suo Don Enrique è evidente nel suo fraseggio come nelle sue sfumature appassionate, il tenore che fa valere tutte le componenti vocali per questo ruolo impegnativo.

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Camille Erlanger (1863-1919): La Sorcière, opera in 4 atti e 5 quadri su libretto di André Sardou. Con: Andreea Soare, Zoraya; Jean-François Borras, Don Enrique; Lionel Lhote, Ximenès; Alexandre Duhamel, Padilla; Marie-Eve Munger, Afrida; Sofia Garcia, Manuela ; Servane Brochard, Joana; Carine Séchaye, Aïcha; Léa Fusaro, Fatoum; Joe Bertili, Ramiro; Maxence Billiemaz, Arias; Daria Novik, Première Mauresque; Eva Kubicek, seconda moresca; Oscar Esmerode, Zaguir ; Raphaël Hardmeyer, Le Sereno, Albornos ; Joshua Morris, Cardenos, Oliveira; Pablo Plaza, Una voce; Mathias Lonchay, Hugo Fabrion, Oscar Esmerode, tre musicisti; Alban Legos, Ibarra; Pierre Arpin, Molina; Ivan Thirion, Calabazas; Manuel Pollinger, Torillo; Hugo Fabrion, Un uomo del popolo. Orchestra e coro della Scuola Superiore di Musica di Ginevra, direzione: Guillaume Tourniaire. 3 dischi CD B. Registrato in pubblico alla Victoria Hall di Ginevra il 12 dicembre 2023. Libretto di presentazione in francese e inglese. Durata: 161:00

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