Momento di condivisione tra Laura Niquay e gli studenti di musica | Risonanza

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Il team della Maison des Arts Desjardins di Drummondville ha presentato la primavera scorsa una giornata per promuovere le arti indigene. Nell’ambito di questa giornata, sono stati presentati dei laboratori con la cantautrice Atikamekw Laura Niquay presso la scuola secondaria Jean-Raimbault. Il team di Résonance ha potuto partecipare ad uno di essi.

L’eccitazione degli studenti era palpabile nell’aula di musica del liceo Jean-Raimbault. Questa visita era attesa dagli adolescenti. In preparazione a questo incontro, si sono presi il tempo di scrivere alcune domande per confrontarsi con una Laura Niquay senza esclusione di colpi, pronta ad affrontare tutti gli argomenti che i giovani vogliono toccare.

In questo incontro, durato poco più di un’ora, sono stati proposti dagli studenti diversi argomenti. Le risposte di Laura Niquay hanno aiutato a chiarire alcune domande. Inoltre, la lingua Atikamekw, sebbene sia ancora parlata fluentemente da molte persone, nasconde alcune sfide poiché le parole e l’ortografia spesso differiscono da comunità a comunità.

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Laura Niquay stava visitando la scuola secondaria Jean-Rambault.

Foto: Radio-Canada / Etienne Rivard

Cantare nella mia lingua è stato davvero importante per me. […] Lavoro anche con specialisti in tecnolinguistica nella lingua Atikamekw in modo da non commettere errori nelle mie parole o frasi. Deve essere davvero perfetto!

Ha potuto parlare del posto degli artisti indigeni nel panorama musicale del Quebec. È bello per lei poter vivere del suo lavoro e condividere le sue storie. Uno ha toccato particolarmente gli studenti. Ha raccontato la storia dell’origine delle trecce.

Nella cultura delle Prime Nazioni, quando una persona si intreccia, trasferisce il dolore e le ferite nelle trecce. Quando arriva il momento, si scioglie i capelli e lascia che i suoi dolori più grandi se ne vadano con il vento del nord.

Nei prossimi mesi, Laura Niquay ha in programma di pubblicare un album in uno stile che non ha ancora toccato: il blues. Anche se questo stile musicale non è ancora presente nei suoi album, vede molte somiglianze con la cultura indigena. Il battito del cuore è simile al tamburo nel blues. Anche lei ha in mente un progetto dedicato solo alle donne.

A settembre inizierò in studio, un nuovo stile di musica, blues e una band femminile. Voglio anche dimostrare che le donne sono capaci di suonare il blues. Per me era un sogno avere una band femminile, sarà un grande progetto per me.

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Gli studenti hanno potuto suonare una canzone con Laura Niquay.

Foto: Radio-Canada / Etienne Rivard

L’artista di Wemotaci si è presentato con la sua chitarra per suonare alcuni brani del suo repertorio. In classe tutti gli occhi erano puntati su di lei. Non capita tutti i giorni che i giovani possano avere un accesso così ravvicinato a un artista. Hanno potuto chiacchierare con lei ma anche suonare una canzone con lei. Un momento unico durante il quale il tempo non esisteva più.

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