OCL: la negligenza al centro della crisi finanziaria

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Deficit superiori a 1 milione

Negligenza al centro della crisi finanziaria dell’Orchestra da Camera di Losanna

È stato nominato un nuovo direttore per riportare a galla la OCL. Il suo presidente esclude la responsabilità di Renaud Capuçon, mentre l’immagine del direttore artistico è sotto i riflettori mediatici.

Inserito oggi alle 6:23

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In breve:
  • La OCL si trova ad affrontare un deficit superiore a un milione di franchi svizzeri, coperto dalle sue riserve.
  • Le debolezze amministrative sono responsabili del deficit di bilancio.
  • Il presidente Edgar Filipino sottolinea l’assenza di segnali di allarme prima dello scoperto.
  • Le critiche contro Renaud Capuçon sono smentite dalla direzione.

Una tabula rasa e una serie di articoli contro il direttore artistico. Questa è una combinazione di preoccupazioni di cui la OCL avrebbe fatto bene a fare a meno. Tuttavia, tutto sembrava andare bene nel coraggioso nuovo mondo classico lo scorso anno, quando Me Edgar Filipino assume le redini del consiglio di fondazione dell’orchestra, succedendo ad un altro avvocato losannese, Alexandre Curchod.

L’effetto a catena generato dall’aura di Renaud Capuçon come direttore artistico continua a far crescere il rating della OCL, con un numero crescente di presenze ai concerti, un numero di abbonati senza eguali, inviti prestigiosi urbi et orbi. Nell’opinione generale la dinamica tra il violinista direttore ed i musicisti è buona, anzi ottima.

Si è trattato quindi di un fulmine a ciel sereno quello scoppiato pubblicamente in agosto con la quasi contemporanea pubblicazione di un articolo di “Clicca» e un comunicato stampa del consiglio di fondazione della OCL che annuncia uno scoperto di oltre un milione di franchi in due stagioni (“24 ore” del 21 agosto), seguito, per coincidenza inquietante, da a serie di inchieste contro Renaud Capuçon su “Le Temps” e Heidi.news.

La colpa è attribuita a “debolezze” amministrative. Anche il direttore esecutivo si è dimesso questa primavera (ufficialmente per motivi personali), e lo è sostituito da metà luglio da Dominique Meyerdirettore della Scala di Milano fino a febbraio 2025, che ha già presentato un piano di salvataggio finanziario ritenuto molto rassicurante. Ma i cui dettagli non sono ancora stati comunicati.

Le riserve coprono il deficit

Com’è possibile che gli errori finiscano per scavare una fossa così profonda? Ripercorrendo gli avvenimenti degli ultimi mesi, Me Edgar Filipino insiste innanzitutto nel dire che non c’era alcun segnale di allarme per rilevare questa situazione: “La sorpresa è stata significativa quando sono stati chiusi i conti della stagione 2022-23. Abbiamo constatato un disavanzo operativo, interamente coperto dalle riserve. Ma poiché questi errori hanno ripercussioni a lungo termine, i deficit riguardano anche la stagione 2023-24, che non è ancora terminata, e noi abbiamo fatto di tutto per contenerli. Richiederemo il fondo di sostegno della Città di Losanna per questo esercizio. E puntiamo a pareggiare i conti per la stagione 2024-25.

Le ragioni di un simile deficit sono sufficienti a mettere in imbarazzo il consiglio di fondazione. Quando venne scoperto il pot aux roses, l’amministrazione dell’orchestra rimase addirittura vacante per diverse settimane, assunto dal consiglio di fondazione e dal suo presidente. Sappiamo un po’ di più sulle cause, e sono molte: costi aggiuntivi dei musicisti, spese eccessive di comunicazione, rinvio di progetti, pianificazione, logistica, ecc.

In totale, “un accumulo di costi amministrativi fuori bilancio”. Decodificazione: “L’attenzione prestata dal management al monitoraggio contabile e all’anticipazione delle spese amministrative in eccesso è stata chiaramente insufficiente”, spiega Edgar Filipino. Ma niente di disonesto. La nostra priorità era mettere in atto un migliore sistema di controllo interno. E individuare le misure di risparmio più efficaci”.

Dopo che i musicisti dell’orchestra ci hanno parlato di un’amministrazione “pessima”, che avrebbe avuto conseguenze anche sulle loro condizioni di lavoro, comprendiamo gradualmente che era in questione l’intera gestione. “Questi problemi sono stati portati alla mia attenzione – assicura il presidente – e la nuova dirigenza presterà particolare attenzione a queste questioni di programmazione, per il benessere dei musicisti. Questo è il motivo per cui siamo lieti di aver potuto nominare rapidamente Dominique Meyer come nostro nuovo direttore esecutivo, il cui marchio di fabbrica è quello di allineare la parte artistica e il budget”.

Renaud Capuçon esonerato

Le accuse lanciate in agosto da “Blick” di un’orchestra che spende senza contare sull’impulso del suo direttore artistico sono state respinte vigorosamente da Edgar Filipino e Renaud Capuçon. Ufficialmente, per la OCL, sono infondate e non modificano in alcun modo la situazione relativa ai rapporti tra loro. L’episodio avrebbe addirittura rafforzato, secondo il presidente, la stima dell’orchestra nei suoi confronti: “Come direttore artistico, Renaud Capuçon non prende posizione sulle questioni di bilancio. Con lui non c’è l’ombra di un problema. Anzi, in questi mesi è stato determinante nell’aiutarci a trovare soluzioni, mettendo al servizio dell’orchestra tutta la sua disponibilità e le sue idee. Posso attestare il suo attaccamento e la sua dedizione. Il suo coinvolgimento in questa missione è notevole”.

Stessa storia con la Città di Losanna e il suo capo del dipartimento della Cultura, Michael Kinzer: «Non possiamo incolpare la persona che deve portare l’immagine artistica di portare idee e desideri. Questo è il suo ruolo. Ma dobbiamo dirgli sì o no. Non è l’unico comandante a bordo. La OCL ha indubbiamente vissuto al di sopra delle proprie possibilità, ma non possiamo dare la colpa al suo direttore artistico”.

Matteo Chenal è giornalista nella sezione culturale dal 1996. Si occupa in particolare dell’abbondante attualità della musica classica nel Canton Vaud e nella Svizzera romanda.Maggiori informazioni

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