Nato il 13 marzo 1925 a Boston e morto nello Stato di New York quattro mesi prima di festeggiare 100 anni di vita, l’autodidatta Roy Haynes è stato uno dei batteristi più influenti nell’evoluzione del jazz. Vedendolo suonare ovunque e ovunque in casa dall’età di 8 o 9 anni, suo padre, organista di chiesa, gli fece prendere le prime lezioni di batteria. Iniziando la sua carriera nel 1942, attraversò tutti gli stili, da New Orleans all’acid-jazz passando per lo swing, il bebop, il free jazz, la fusion e il jazz rock. Ella Fitzgerald, Lester Young, Roy Hargrove, Thelonious Monk, Stan Getz, Pharoah Sanders, Archie Shepp, Sonny Rollins, Miles Davis, Alice Coltrane, Gary Burton, Bud Powell, Dizzy Gillespie, Michel Petrucciani… che non è stato trasportato dal esecuzione moderna, precisa, aerea e inimitabile del maestro!
I suoi primi concerti hanno avuto luogo a Boston con Sabby Lewis, Frankie Newton e Pete Brown. Nel 1945 arrivò a New York per unirsi all’orchestra di Luis Russell e poi a quella di Lester Young, che suonava spesso con Billie Holiday.
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Nel 1953 registrò Jazz All’estero con Quincy Jones anche lui che ci ha appena lasciato. A partire dal 1950, Roy Haynes guardò verso l’avanguardia e si unì ai gruppi di Miles Davis, Charlie Parker (in sostituzione di Max Roach) con il quale rimase per tre anni, poi Sarah Vaughan con la quale registrò tre album. All’inizio degli anni ’60 sostituì Elvin Jones nel quartetto di John Coltrane:
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Dal 1965 al 1967 suonò con Stan Getz al fianco di Gary Burton. Larry Coryell e Steve Swallow. Roy Haynes dirige anche le sue band. Ricordiamo in particolare l’album Fuori dal pomeriggio (1962), da Ensemble dell’anca (1971), Fontana della giovinezzacoronato dal successo alla sua uscita nel 2004 o Roy-Alty (2011) in cui invita Chick Corea.
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Dopo essere stato complice di Chick Corea negli anni ’70 e di Pat Metheny negli anni ’80, Roy Haines è acclamato al New York History Museum come un tesoro vivente del jazz americano. Nel 1991 gli è stato conferito un dottorato al Berklee College of Music e nel 1993 è stato inserito nella Jazz Hall of Fame di Pittsburgh. Nel 1994 ha ricevuto il Prezzo medio (prestigioso premio danese) e, nel 1996, è stato nominato Cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere in Francia.
Nel novembre 1998 suonò nell’album di Gary Burton, Come le menti con Chick Corea, Pat Metheny e Dave Holland. Ha pubblicato un ultimo omaggio a Charlie Bird Parker nel 2001 con Uccelli di una piuma: un omaggio a Charlie Parker:
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Il batterista Roy Haynes incarna da solo tradizione e modernità, senza mai cadere nell’individualismo. Essendo stato coinvolto in tutti i principali sviluppi del jazz, la sua influenza su diverse generazioni di batteristi è considerevole. “Sono felice solo quando vado avanti“, ha confidato allo scrittore Burt Korall.
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