Una creazione mondiale è in cartellone all’Opéra national du Capitole: “Viaggio d’Autunno” di Bruno Mantovani. Per questa commissione capitolina, il compositore coglie un episodio storico comprovato: la visita, orchestrata in pompa magna dalla propaganda nazista, di scrittori francesi nella Germania del Terzo Reich nel 1941. [Partenariat]
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Verrà eseguita una produzione completamente nuova al Théâtre du Capitole, il 22, 24, 26 e 28 novembre successivi. L’opera “Viaggio d’Autunno”, rappresentata in prima assoluta da Bruno Mantovani, su libretto di Dorian Astor, affronta l’oscuro episodio della Collaborazione in un’intensa tragicommedia.
Autunno 1941: cinque celebrità della letteratura francese vengono invitate dal regime nazista al Congresso degli scrittori di Weimar. L’obiettivo di questo patto demoniaco? Ammaliateli affinché, in patria, predichino la buona parola dell’ordine totalitario. Questi diversi intellettuali – accecati, affascinati, disperati… – ci conducono inevitabilmente, e da una nuova angolazione, verso i grandi temi spesso affrontati dall’opera e dal teatro: il male, il patto con il diavolo, il luogo e la responsabilità degli artisti nei momenti bui, senso di colpa, ma anche desiderio, speranza e riscatto.
“Con Viaggio autunnalevolevo affrontare direttamente la questione del compromesso attivo degli intellettuali con il nazismo.”, Preciso Bruno Mantovani. “Ma scegliere il prisma della Collaborazione è anche, credo, un modo per aggirare il punto cieco che è la Shoah stessa. Come siamo arrivati a questo punto? leggo ancora molto su questi argomenti oggi – e più leggo, meno capisco.
Per creare quest’opera, Bruno Mantovani si è ispirato ad un’opera già esistente : “All’epoca in cui lavoravo a Akhmatova (opera su libretto di Christophe Ghristi, creata all’Opera di Parigi nel 2011), che raccontava la vita del grande poeta russo sotto il regime stalinista, ho letto moltissime opere su figure di intellettuali e artisti alle prese con le dittature.”, racconta Bruno Mantovani. “E mi sono imbattuto in quello di François Dufay, Il viaggio d’autunnoche ho divorato. Da quel momento prese piede il desiderio di farne un’opera.”
Dopodiché, lavora insieme Dorian Astor, il drammaturgo della National Capitol Opera iniziato: “Quando Bruno Mantovani mi ha messo tra le mani l’opera di Dufay che documenta questo viaggio, sono rimasto subito colpito dal suo enorme potenziale drammaturgico”.spiega Dorian Astor. “Al di là delle vere personalità, apparivano veri e propri tipi di teatro. C’era anzitutto in questi personaggi un prodigioso paradosso tra un sottile odio di sé e una smodata vanità: lì trovavamo la tragedia delle anime torturate da un impulso nichilista e la commedia del ego gonfiati fino al ridicolo.”
Basandosi su una ricca documentazione storica e numerose fonti letterarie, l’opera “Viaggio d’Autunno” esplora i tormenti dell’animo di personaggi molto caratterizzati, lontani eredi tragicomici della Commedia dell’arte.
Con un tema di questa importanza, il processo creativo non è stato facile per Bruno Mantovani.
[…] per tre anni, i miei unici momenti di decompressione li ho trascorsi dando vita ai bastardi…
Bruno Mantovani, compositore e direttore d’orchestra
“Ho iniziato a scrivere in un periodo in cui mi venivano affidati diversi ruoli nuovi, molto impegnativi, ed ero anche un giovane padre…”confida. “Componevo a tarda sera, quando mi trovavo solo, il che significa che, per tre anni, i miei unici momenti di decompressione sono stati occupati nel dare vita a Bastards… Non sono più lo stesso dopo questo lavoro, e tanto meglio è. Non sto chiedendo di uscire indenni dalla scrittura di un’opera.”
Per controbilanciare il peso della disumanità bisognava dare spazio alla speranza. Bruno Mantovani e Dorian Astor hanno quindi creato il personaggio del “Sognatore”, “l’unica donna, l’unica ebrea, l’unica poetessa, l’unica innocente che abbia voce in capitolo nell’opera”.spiega Dorian Astor. “Alza la voce della vita, come una debole ma eterna scintilla nella notte e nella nebbia di questo viaggio autunnale.”
Nell’a raffinato allestimento di Marie Lambert-Le Bihanl’Opéra du Capitole vi invita quindi a un “viaggio intenso e poetico attraverso la Storia e le eterne domande del Bene e del Male che essa pone”, 22, 24, 26 e 28 novembre al Théâtre du Capitole.
France 3 Occitanie è partner dell’Opéra national du Capitole.