Una Tarnaise vincitrice del 17° Premio Nougaro per la migliore sceneggiatura occitana

Una Tarnaise vincitrice del 17° Premio Nougaro per la migliore sceneggiatura occitana
Una Tarnaise vincitrice del 17° Premio Nougaro per la migliore sceneggiatura occitana
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l’essenziale
Tra i due vincitori del Tarn del 17° Premio Nougaro d’Occitanie, Pauline Cormary, 23 anni, ha vinto il Premio per la migliore sceneggiatura di un cortometraggio. Un vincitore ancora sotto shock.

Deve ancora fare uno stage di regia per trovare, durante le riprese di un film, una serie o uno spettacolo, e potrà completare un master e un diploma di assistente alla regia presso l’Università di Poitiers. Ma Tarnaise Pauline Cormary, 23 anni, non ha aspettato di farsi notare nel mondo professionale del cinema.

Il 25 maggio ha vinto il 17° Premio Nougaro 2024 per giovani talenti per la sceneggiatura di cortometraggi. Invitata tra i 6 finalisti della sua categoria, all’Hôtel de la Région Occitanie, organizzatore del concorso, ammette che non si aspettava nemmeno per un secondo di vincere “con uno scenario scritto a seguito di una sfida tra amici”. La qualità e l’originalità della sua creazione hanno deciso diversamente.

“Erano 6 finalisti. Quando hanno annunciato il mio nome, è stato pazzesco. Sono rimasta sbalordita. Non avevo preparato nulla e non potevo dire altro che grazie”, ricorda ridendo la giovane. “È bello dire che sei stato riconosciuto da una giuria di professionisti per qualcosa che hai creato. Mi è piaciuto molto questo scenario e questa ricompensa è davvero travolgente. Cambia la prospettiva per il futuro.”

Incontri professionali

Il tema obbligatorio del concorso era il Natale. Ma l’universo cinematografico preferito di Pauline Cormary è quello dei film horror, qualunque sia il loro stile. “La miscela di Natale e orrore esiste già, con San Nicola da un lato, che vizia i bambini, e il mostro Krampus che spaventa i più piccoli per costringerli a essere buoni”, dice maliziosamente lo sceneggiatore.

“Sono partito dalla scena finale che avevo visualizzato molto chiaramente, con due personaggi, un ragazzino di 11 anni e sua madre, seduti attorno al tavolo. Di fronte a loro c’è ‘la creatura’ a cui la madre offre una tazza di caffè e ho ripreso il filo…”

Non vedo l’ora di andare a Parigi

Alla giovane sceneggiatrice non resta che trovare i mezzi per girare il suo film. Il premio gli dà infatti l’opportunità di partecipare al festival Cinemed il prossimo ottobre a Montpellier. Un festival cinematografico avviato dal CNC, dove potrà “proporre” il suo progetto davanti a una giuria di sceneggiatori, produttori, emittenti professionali, per consigli ed eventuali collaborazioni.

Prima di ciò, a fine giugno, ci sarà Sète e una sessione di supporto per due giorni al FEAT Sunsète Festival. A novembre, sempre grazie al premio, farà uno stage di regia sul set della serie di France 2 “Un si grand soleil”.

Nella cornice verde della casa familiare di Peyrole, la Tarnaise, che lavora da un anno su un nuovo scenario attorno alla famiglia e al rapporto madre-figlio, il suo tema preferito, ammette di essere ansiosa di “andare a Parigi” per iniziare.

Lì troverà la sua sorella gemella, che ha conseguito un BTS in montatore cinematografico, che fa uno stage presso la Short Film Agency.
“Sono molto fortunata ad avere il sostegno della mia famiglia”, ammette “E grazie a questo premio mi preoccupo molto meno”.

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