Thibault de Montaigu, premio Interallié con il suo romanzo autobiografico Cœur

Thibault de Montaigu, premio Interallié con il suo romanzo autobiografico Cœur
Thibault de Montaigu, premio Interallié con il suo romanzo autobiografico Cœur
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Il romanziere succede a Gaspard Koenig, autore di Humus, incoronato nel 2023.

Come ogni anno, la giuria del Premio Interallié, presieduta dall’accademico Jean-Marie Rouart, si riunisce presso il ristorante Chez Lasserre nell’VIIIe quartiere di Parigi, per designare il vincitore del suo prestigioso premio letterario. Chi è succeduto a Gaspard Koenig, autore di Humus (Edizioni Osservatorio)? Erano rimasti solo quattro romanzieri in lizza: Delphine Minoui, reporter senior per il Medio Oriente Le Figaro con Badjens (Soglia) ; Thibault de Montaigu con Cuore (Albin Michel); Olivier Norek, per Guerrieri d’inverno (Michel Lafon) e Abel Quentin, Capanna (Edizioni Osservatorio).

La giuria ha nominato Thibault de Montaigu per il suo ottimo e commovente romanzo autobiografico, strutturato attorno alla figura del suo dandy padre e del suo bisnonno, morto nel 1914 durante una carica di cavalleria.

Storie di papà

È un romanzo dai toni autobiografici che non si è fatto notare in questa stagione letteraria. Thibault de Montaigu inizia la sua storia quando suo padre, ottantenne, rovinato e cieco, vive, in una residenza per anziani, in un monolocale affittatogli dai figli. In Il Figaro letterario, Astrid de Larminat ha sottolineato questo omaggio reso al padre, un bellissimo testo di ammirazione. “Adornareil libro precedente di Thibault de Montaigu, raccontava la storia di uno dei suoi zii che divenne francescano dopo essere stato un grande dissoluto. Cuore ruota attorno ad altre due figure della sua famiglia. In primo piano, suo padre, Emmanuel de Montaigu. Un uomo appariscente, bello da morire e brillante, assolutamente disinvolto, un principe affascinante per il quale ogni giorno era un’avventura in cui si gettava con avidità e sovrana noncuranza, l’opposto di suo figlio che preoccupa tutto. »

Anche Thibault de Montaigu era nella lista dei più grandi premi autunnali. Vincendo l’Interallié, iscrive il suo nome in un elenco prestigioso, insieme, tra gli altri, ad André Malraux (primo vincitore nel 1930, con La Via Reale), Paul Nizan, Jean Dutourd, Paul Guimard, Antoine Blondin, René Fallet, Kléber Haedens, Pierre Schoendoerffer, Sébastien Japrisot, Philippe Labro, Dominique Bona e tutti i giurati di questo premio.

La giuria del Premio Interallié è composta da Jean-Marie Rouart (presidente), Stéphane Denis, Gilles Martin-Chauffier, Eric Neuhoff, Christophe Ono-dit-Biot, Jean-Christophe Rufin, Jean-René Van der Plaesten e Florian Zeller . Ha la particolarità di aggiungere quest’anno alla giuria il vincitore dell’edizione precedente, Gaspard Koenig.

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