In emittente dal 1982, la Voce dello spettacolo per bambini ha rifiutato nel 2022 di firmare l’ennesimo contratto a tempo determinato per richiedere un contratto a tempo indeterminato. Radio France si è poi separata dal produttore, che ha appena ottenuto un risarcimento dal tribunale del lavoro.
Di Télérama, con AFP
Pubblicato il 12 novembre 2024 alle 17:42
UNex produttore-conduttore dello spettacolo Le piccole barche, su France Inter, Noëlle Bréham ha ottenuto un risarcimento dal tribunale del lavoro dopo il suo licenziamento «brutale» nel 2022, ha detto martedì il suo avvocato. Quello che ha condotto diversi programmi alla radio pubblica, incluso Le piccole barche per venticinque anni, aveva all’epoca “rifiutato l’ennesimo contratto a tempo determinato” e ha chiesto un contratto a tempo indeterminato. La prassi è, alla Maison Ronde (come a France Télévisions), di impiegare i produttori dei programmi secondo “contratti di palinsesto” (CDDU), che durano per la durata di una stagione radiofonica e si rinnovano, o meno, di anno in anno. all’anno.
Ha poi accennato il gruppo Radio France “una separazione” Fatto “con rammarico, dopo aver constatato che Noëlle Bréham non ha voluto regolarizzare la sua situazione contrattuale a due mesi dall’inizio della stagione in corso”. Il suo spettacolo iconico, Le piccole barche, è stato rilevato da Camille Crosnier e continua a rispondere alle domande semplici e dirette dei bambini sul progresso del mondo.
Danni
“Il tribunale del lavoro di Parigi si è appena pronunciato a favore di Noëlle Bréham riclassificando tutti i contratti a tempo determinato conclusi dal 1982 in contratti a tempo indeterminato, imputando al datore di lavoro la responsabilità per la risoluzione del contratto di lavoro e ordinando un indennizzo sostanziale”, ha detto il suo avvocato Yoann Sibille. “I posti di lavoro ricoperti dal dipendente erano legati all’attività sostenibile dell’azienda e non costituivano posti di lavoro temporanei”, stabilisce la sentenza, consultata dall’AFP. Il gruppo pubblico è stato condannato a pagargli, tra l’altro, quasi 70.000 euro di buonuscita e 26.000 euro di risarcimento danni per licenziamento senza vera e grave causa.
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Mᵉ Sibille ha sottolineato che, “Nel corso della sua carriera, Noëlle Bréham ha sofferto di un’incertezza contrattuale precaria e finanziariamente dannosa: paura di non essere rinnovata a fine stagione, incapacità di esprimere la minima critica di conseguenza, periodo estivo non retribuito” in particolare. Ai suoi occhi, al di là del suo caso personale, questo giudizio “rassicura molti dipendenti delle emittenti pubbliche che mettono in discussione una politica strutturale illegale di ricorso a contratti precari”. Contattata per sapere se il gruppo intendesse ricorrere in appello, Radio France finora non ha risposto.