Taccuino nero Il fraseggio preciso di Lou Donaldson ha trovato il suo ritmo

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Taccuino nero

Il fraseggio preciso di Lou Donaldson ha trovato il suo ritmo

È morto all’età di 98 anni il sassofonista, campione della Blue Note degli anni ’50 e ’60.

Pubblicato oggi alle 18:23 Aggiornato 8 minuti fa
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In breve:
  • Lou Donaldson è morto all’età di 98 anni.
  • Divenne uno dei principali solisti della Blue Note negli anni ’50 e ’60.
  • Il suo fraseggio preciso ha attratto musicisti come Clifford Brown e Art Blakey.
  • “Alligator Bogaloo” del 1967 è un successo inaspettato, nato da un’improvvisazione.

Al momento della morte di un musicista, a volte bisogna saper ringraziare l’esercito: è tra le sue fila che Lou Donaldson, morto sabato 9 novembre alla canonica età di 98 anni, ha messo piede nella musica della staffa da anni ’40 Siamo onesti: ascoltare Charlie Parker ha contribuito immensamente all’edificazione di questo sassofonista che era un solista onnipresente nelle produzioni Blue Note degli anni ’50 e ’90. 60, decenni durante i quali ha registrato 26 album per l’etichetta.

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Un campione allegro, ma misurato. Al suggeritore non piaceva ostentare virtuosismi, preferendo ballate e idee semplici come il blues di cui era intriso il suo bop – per convincersene bisognerebbe tirare fuori la sua “Blues Walk” del 1958. Ma il suo fraseggio, chiaro e preciso nonostante un vibrato morbido, era per il gusto dei migliori (Clifford Brown, Milt Jackson, Thelonious Monk, Art Blakey…) e si metteva volentieri al servizio della musica che scuoteva le fondamenta.

«Alligatore Bogaloo»

Appassionato organista, collaborò con Jimmy Smith e Lonnie Smith, registrando con quest’ultimo e il giovane George Benson l’inaspettato successo di “Alligator Bogaloo” nel 1967. Come lui stesso ricordò: “Abbiamo fatto la sessione e anche noi eravamo tre minuti corto. Avevamo esaurito il materiale, ma il ragazzo ci ha detto: “Suona qualsiasi cosa per riempire”. Ho iniziato il riff, la squadra ha seguito. È l’unica cosa che ha venduto dell’album!” Un sassofonista estremamente piacevole che ha mantenuto la sua fede nella musica dal vivo fino all’età di più di 90 anni.

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Boris Senff lavora nella sezione culturale dal 1995. Scrive di musica, fotografia, teatro, cinema, letteratura, architettura, belle arti.Maggiori informazioni @Sibernoff

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