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Nella Venezia del XVIII secolo, ragazze orfane scoprono un pianoforte e fanno esplodere Vivaldi con salsa jazz. Un delirio musicale e femminista volutamente anacronistico.
null © Filmcoopi
Pubblicato il 06/11/2024
Tempo di lettura stimato: 1 minuto
Come possiamo ancora pensare di dare un nome al nostro film? Gloria? No, non si tratta Gloria di Sydney Lumet (1999), né il Gloria di Sebastian Lelio (2012) e ancor meno di Gloria di Christian Keller (2014)… Nel 2024, Gloria! è quindi un film di Margherita Vicario che, come non suggerisce il nome, è tutt’altro che banale.
Siamo a Venezia, nel XVIII secoloe secolo, presso l’Istituto Sant’Ignazio: un orfanotrofio affiancato da un conservatorio per ragazze. Tutta la comunità è in agitazione in vista dell’imminente visita del nuovo papa e del grande concerto che verrà dato in suo onore. Teresa, una giovane serva solitaria e muta, fa poi una scoperta eccezionale che rivoluzionerà la vita al conservatorio: un pianoforte.
La scoperta di questo strumento immergerà il microcosmo veneziano in un puro delirio anacronistico dove il jazz e il varietà dinamizzano Vivaldi. Dietro le inverosimiglianze di uno scenario che assume le sue incoerenze, Gloria! è soprattutto un film militante e femminista che mette in risalto musicisti largamente ignorati dalla società. Queste donne quindi affermano la loro voce sia in senso letterale che figurato.
Il mix di stili ed epoche confonderà alcuni mentre altri abbracceranno questa dolce follia musicale. E soprattutto, le emozioni ci sono in questo lungometraggio non esente da difetti ma il cui tono malizioso compensa la salsa. Una proposta unica che ha il merito di osare uscire dagli schemi.
Un film di Margherita Vicario.
Con Gallatea Bellugi, Carlotta Gamba.
Durata: 1 ora e 47 minuti
Età 12/12
Da vedere a Friburgo.
La nostra recensione a 2 stelle