Libero all’udienza dell’ottobre 2023, durante la quale inizialmente doveva essere giudicato questo caso, il rapper con bei dreadlock e tre milioni di abbonati su YouTube, la cui relazione con il cantante R’n’b Wejdene fa impazzire i social network, apparirà questa volta all’interno del box dei detenuti.
Il musicista con tre album di platino è stato nel frattempo incriminato e incarcerato a metà settembre per omicidio colposo in Val-de-Marne, accusato di aver causato la morte del suo amico stilista in un incidente stradale mentre guidava sotto l’influenza di droghe.
Denuncia contro il suo manager
La mattina presto del 18 aprile 2022, al ritorno da un concerto di Koba LaD a Lille, un gruppo di uomini mascherati si è presentato con Deuspi insanguinato nell’alloggio che occupava con la sua compagna a Vert-Saint-Denis, un comune della agglomerazione di Melun.
Marcel Junior Loutarila, il suo vero nome, accusa il suo manager di averlo defraudato di diverse centinaia di migliaia di euro e ha sporto denuncia contro di lui dopo il suo arresto da parte della polizia nel caso di rapimento. L’indagine su questo aspetto finanziario è ancora in corso.
“Quando guardo i contratti, quando guardo i dossier, quando guardo quello, mi dico che in realtà mi stavano fregando fin dall’inizio”, ha detto Koba LaD l’anno scorso su Canal+, al rilascio da un precedente permanenza in carcere.
Confinamento domiciliare
Dopo diverse ore di reclusione di Deuspi, insieme al fratello e alla compagna, i criminali se ne vanno, distruggendo e saccheggiando la casa, portando via ogni oggetto di valore.
“Il mio cliente è rimasto traumatizzato, teme per la sua vita e si sente in grande pericolo. Spera che questo processo metta fine alla banalizzazione di ogni forma di violenza nel mondo del rap”, ha dichiarato l’avvocato di Deuspi, Me Jonathan Bellaiche.
“La mia cliente è stata vittima di rapimento, furto e danneggiamento per sette ore, nella sua casa da parte di sette aggressori, tra cui l’artista Koba LaD che era suo amico”, si è rammaricata da parte sua Me Mary Krief, l’avvocato del suo compagno. La difesa di Koda LaD non ha voluto commentare.
Espulso dalla scuola in seconda elementare, svelato dalla sua musica a soli 18 anni e duettando con i pesi massimi del rap (Ninho, Gazo, Niska…), Koba LaD non nasconde i suoi legami con il traffico di droga.
Il suo nome d’arte è ispirato alla scimmia Koba del film “Il pianeta delle scimmie” mentre “LaD” si riferisce a “il dettaglio” o “l’alto”, ovvero al traffico di droga. Il suo primo album “VII”, in riferimento al numero della sua torre a Évry, lo ha fatto conoscere al grande pubblico nel 2018.
Violenza e mordi e fuggi
Ma la fedina penale di Koba LaD è vasta quanto la sua giovane carriera musicale.
Alla fine di settembre è stato condannato a Parigi a due anni di carcere, uno dei quali chiuso per violenza in una discoteca. Nel 2020, ha ricevuto una pena detentiva di tre mesi con sospensione condizionale a Marsiglia per un incidente stradale dopo il quale è fuggito.