Mostre, conferenze, spettacoli… sui problemi climatici, sì il poliziotto di qui, da questo lunedì 11 novembre e fino al 24, alle Nîmes. Una parola d’ordine: “non andremo a Baku“. E un cenno alla COP 29una grande messa sul clima a livello globale, che si terrà a partire da questo lunedì alle Baku in Azerbaigian.
“È un sistema generale che è disfunzionale. Finché affronteremo i problemi separatamente dagli altri, non otterremo quasi nulla. Queste cose sono scritte nero su bianco nei rapporti dell’IPCC“, esporre Jacques Sarda, copresidente di Nîmes in transizioneall’origine della COP d’Ici. Nel programma dell’ICI COP, alla sua 2a edizione, gestione dei rifiuti : “Sono oltre 25 anni che dobbiamo smistare gli imballaggi e ancora non lo facciamo bene. Lì abbiamo iniziato a differenziare i rifiuti organici. Penso che ci vorrà molto tempo per iniziare, ma è solo questione di organizzazione. Non è complicato avere un secchio per i rifiuti organici, metterli in un piccolo contenitore per strada, avere il compost in giardino o una compostiera a vite senza fine sul balcone.”
“Confondiamo i nostri desideri con i bisogni”
Per Jacques Sarda è un problema di limiticostantemente obsoleto, che si pone: “a partire dal dopoguerra abbiamo sviluppato un sistema in cui confondiamo i nostri desideri e i nostri bisogni. Confondiamo i nostri desideri con i bisogni“, spiega.”Viviamo ben al di sopra del livello che dovremmo essere in grado di sfruttare. È difficile tornare indietro. Siamo un po’ come i tossicodipendenti o gli alcolizzati. Siamo andati fuori limite. È come un individuo che ha un livello di alcol nel sangue troppo alto, un livello di zucchero nel sangue, un livello di grassi nel sangue ecc..”
Dietro questi eccessi, in parte, l’economia : “non può essere l’alfa e l’omega delle nostre politiche future. Siamo sia in eccesso che in mancanza. L’eccesso nello sfruttamento della natura e la carenza dal punto di vista sociale: tante persone muoiono di fame, disuguaglianze tra uomini e donne, tante persone non vivono in democrazie, ecc. Ci sono carenze in alcuni luoghi ed eccedenze in altri, non possiamo vivere in un ambiente sicuro.“
Quando chiediamo a Jacques Sarda cosa priorità nel nostro dipartimento del Gardregolarmente colpito da siccità o inondazioni, risponde: “Dovremmo anticipare la questione dell’artificializzazione netta zero ancora più rapidamente. A Jonquières-Saint-Vincent esiste una lottizzazione di 270 unità abitative in costruzione. Quando chiediamo al sindaco: avete 270 posti da coprire? La risposta è no. Queste persone lavoreranno a Nîmes e ad Arles, quindi stiamo creando un altro flusso. Non è coerente voler creare alloggi a Jonquières, un luogo totalmente privo di occupazione. Lo stesso a Générac. Ma non è facile, perché bisogna convincere la gente che il modello del padiglione da giardino non è quello giusto.“