Lo sport in tutte le sue forme è proiettato all’aperto ad Albi

Lo sport in tutte le sue forme è proiettato all’aperto ad Albi
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Di

Fabien Hisbacq

pubblicato su

8 giugno 2024 alle 15:02

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Dopo una prima edizione di successo nella primavera del 2023, il Festival dello Sprint ammonta a Albi (Tarn). O quasi! Perché il festival di documentari e fotografia sportiva visiva si evolve in una biennale, il che significa che dovrebbe tornare solo nel 2025…

Allora perché parlarne oggi? Perché in questo anno “gap” sarà comunque presente con tanti eventi unici. Proiezioni di film e cerimonie di premiazione sono tuttavia in programma con lo stesso obiettivo “dimostrare che la fotografia sportiva è una fotografia come le altre”.

Il direttore del festival, Firenze At, spiega così la filosofia della manifestazione: “Uscire dalla camicia di forza illustrativa, farsi un passo da parte e offrire una nuova visione dell’immagine dello sport”.

Handisport, racchette da spiaggia e Mondiali di rugby

Oltre all’approccio didattico intrapreso con le scuole, lo Sprint, quest’anno, si articolerà principalmente in due proiezioni. Mercoledì 12 giugno, alle 21:30, diversi fotografi saranno sotto i riflettori, all’aperto, nel giardino nazionale.

L’artista Paul Monnier, direttore del suonoillustrerà dal vivo i lavori fotografici di Séverine Carreau (sport per disabili), François Guénet (combattimenti tra lottatori), Vincent Leloup (Coppa del Mondo di Rugby 2023), Sebastiano Leban (gli anziani brasiliani e i racchettoni da spiaggia), Denis Palanque (l’epopea di un ciclista sulle orme di una cicogna), Guillaume Marziale (il Modulor, unità inventata dall’architetto Le Corbusier), Charlie Genar (storia del basket dal punto di vista dei suoi campi) e del collettivo L’agenzia.

Séverine Carreau si è occupata degli sport per disabili. (©Séverine Carreau)

Lelouch, Schlesinger, Penn e Forman nei titoli di coda di un film leggendario

Il Museo Olimpico di Losanna sarà invitato il giorno successivo, durante la serata dei partner, per la proiezione di un film leggendario al cinema Arcé: Visioni di otto. Un’immersione nel Olimpiadi di Monaco 1972 in otto visioni di cineasti. E non solo qualunque. Tra loro, Claude Lelouch (Un uomo e una donna) era quindi interessato ai perdenti, Milos Forman (Amedeo) nel decathlon, Arthur Penn (Bonnie e Clyde, il piccolo grande uomo) nel salto con l’asta e John Schlesinger (Cowboy di macadam, maratoneta) alla… maratona.

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