La decisione è stata presa. Uno dei collaboratori di LCI lasciò definitivamente l'azienda. Infatti, Anne Setten che ha presentato il “Club Seften” dal lunedì al giovedì dalle 15:00 alle 17:00. non apparirà più in onda. Lo era concesso in licenza dal gruppo TF1. UN partenza affrettata che segue un “la procedura interna è iniziata qualche settimana fa“. Procedimento avviato a seguito dell'art serata del 30° anniversario del canale di notizie del gruppo TF1 che ha avuto luogo il lo scorso 19 settembre.
Quella sera, secondo i commenti raccolti da Clément Garin, ex editorialista di Cyril Hanouna, il giornalista avrebbe”schiaffeggiato, sotto l'effetto dell'alcol“il suo redattore capo di canale 26 nel mezzo di una disputa privata. Una fonte interna anonima precisa: “Tutto stava andando bene quando abbiamo sentito delle urla. Anne urlò a Nicolas (Sengers, ndlr)lo hanno schiaffeggiato e la sicurezza li ha portati fuori“.
COSÌ LCI ha deciso di separarsi da Anne Sfeten che ha officiato sul canale da agosto 2021. La sua ultima apparizione alla guida del “Club Seften” risale al Giovedì 24 ottobre. La settimana scorsa è stata sostituita da Tommaso Misrachi in testa alla sezione pomeridiana. Da allora, il 4 ottobre, è così Bénédicte Le Chatelier che ha preso il sopravvento. Non sappiamo, in questa fase, chi prenderà definitivamente le redini di questa sezione.
Anne Seventen: prima di LCI si sposta su altri canali
A seguito di questo alterco, l'indagine dovrebbe stabilire con precisione i motivi per cui Anne Seventen è venuta alle mani contro il suo editore. In ogni caso, secondo le informazioni dei nostri colleghi di Figaro, secondo quanto riferito, sarebbe in corso un'indagine per molestie contro Nicolas Sengers.
Arrivo nell'estate 2021 in onda su LCI, Anne Seften ha lavorato in altre redazioni in passato. In effetti, la bella bionda è passata BFMTV, Europa 1, L'Express e Francia 3. Al momento la persona principale coinvolta in questa vicenda non ha parlato. Per suo conto Instagramrisulta ancora che lavora per LCI. Un account in cui non lo è più attivo per undici settimane e dove condivideva regolarmente foto personali e professionali.