Oui-Oui, Homer Simpson, Titeuf, Pumba… i doppiatori francesi mettono in guardia sull’uso dell’intelligenza artificiale nella loro professione

Oui-Oui, Homer Simpson, Titeuf, Pumba… i doppiatori francesi mettono in guardia sull’uso dell’intelligenza artificiale nella loro professione
Oui-Oui, Homer Simpson, Titeuf, Pumba… i doppiatori francesi mettono in guardia sull’uso dell’intelligenza artificiale nella loro professione
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“Se l’intelligenza artificiale ci sostituirà, non saranno più le nostre voci, le voci umane, che sentirete, ma le voci dei robot”, si preoccupano gli artisti.
Screenshot del video pubblicato online.

Temendo di vedere i loro strumenti di lavoro sostituiti “dalle macchine”, i professionisti si rivolgono alle autorità pubbliche in un video. È stata lanciata anche una petizione online.

“La nostra professione potrebbe scomparire completamente” : il tono serio di Brigitte Lecordier, voce indimenticabile di personaggi iconici come Oui-Oui o San-Goku, suona l’allarme. In un video pubblicato martedì sui social network, grandi nomi del doppiaggio francese, come le voci di Titeuf, Margot Robbie, Marge e Homer Simpson, Pumba e Morgan Freeman, sottolineano l’uso dell’intelligenza artificiale nella loro professione, percepita come mortale Pericolo. Trasmesso in massa, il loro appello è diventato virale in poche ore.

“Se l’intelligenza artificiale ci sostituirà, non saranno più le nostre voci, voci umane, che sentirete, ma le voci dei robot, che saranno state generate dal furto delle nostre voci, senza il nostro consenso o tracciabilità”, preoccupare gli artisti. Ricordando le difficoltà simili incontrate da musicisti, scrittori o grafici, i doppiatori lo credono “La cultura è in pericolo” di fronte alla crescita incontrollata dell’IA. “Un grande doppiaggio comporta grandi responsabilità”dice il doppiatore di Spiderman, Donald Reignoux, in ovvio riferimento alla famosa massima dello zio Ben del personaggio.

A questo scopo gli addetti ai lavori si rivolgono al ministro della Cultura Rachida Dati “il doppiaggio in Francia resta un’eccezione culturale”. Riuniti attorno a #TouchePasAMaVF, il loro obiettivo è garantire che le voci siano prodotte da artisti umani, non da software. “Non lascerai comunque il doppiaggio a Thanos”conclude la voce francese del malvagio personaggio Marvel, prima di schioccare le dita in una risata machiavellica, facendo sparire i suoi colleghi, come il titano, alla fine di Avengers: Infinity War.

Avvertimenti emessi dallo scorso anno

Lanciata di recente dall’Unione francese degli artisti – la SFA – e dall’associazione professionale LesVoix, una petizione online destinata al Ministro della Cultura riassume le questioni presentate dagli attori nel video. Gli autori invocano di preservare la loro professione, temendo di contare “tra i primi ad essere sostituiti, nel brevissimo termine, da strumenti di intelligenza artificiale generativa (GAI), capaci di tradurre, clonare, sintetizzare testi, voci, interpretazioni ed emozioni con una somiglianza sorprendente. Siamo in prima linea perché l’elaborazione dei dati vocali richiede meno potenza di calcolo rispetto alle immagini”scrivono gli autori. “Il governo resta sordo alle nostre richieste”si rammaricano i professionisti, sostenuti in questo momento da più di 42.000 firmatari.

Questa mobilitazione arriva proprio mentre l’attrice Scarlett Johansson è entrata martedì in conflitto con il colosso dell’intelligenza artificiale OpenAI, accusata di aver copiato la sua voce. Ricorda anche i recenti avvertimenti delle controparti straniere delle voci francesi, sullo stesso tema. Negli Stati Uniti, l’anno scorso, i doppiatori lanciarono l’allarme, temendo che i loro strumenti di lavoro venissero duplicati o addirittura rubati. Il messaggio era stato diffuso contemporaneamente anche in Francia: nel 2023, i rappresentanti dei doppiatori avevano già chiesto un controllo legale sull’uso delle voci, nonché quote per l’intervento umano in produzioni come film o audiolibri.

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