Asilo politico di Paul Watson: la posizione del governo “non è chiara”

Asilo politico di Paul Watson: la posizione del governo “non è chiara”
Asilo politico di Paul Watson: la posizione del governo “non è chiara”
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Asilo politico di Paul Watson: la posizione del governo “non è chiara”

La portavoce del governo Maud Bregeon ha assicurato giovedì che la questione della concessione di asilo politico al fondatore di Sea Shepherd Paul Watson “non sarà decisa oggi”.

L’attivista ambientalista, detenuto in Groenlandia, ha chiesto mercoledì asilo politico alla Francia in una lettera inviata a Emmanuel Macron. “Non è deciso oggi”, ha precisato Maud Bregeon al microfono di Sud Radio, precisando che lei stessa nutriva “un profondo rispetto e molta ammirazione per la causa che portava”.

In seguito a una richiesta di estradizione da parte del Giappone, Paul Watson è stato detenuto per tre mesi in Groenlandia, territorio autonomo danese. Nella sua lettera al presidente francese, pubblicata da Sea Shepherd sui social network, l’ecologista 73enne, residente in Francia, sostiene che il Giappone lo “perseguita” per una ragione “politica e non giudiziaria”.

È accusato da Tokyo di essere corresponsabile di danni e lesioni a bordo di una nave baleniera giapponese come parte di una campagna condotta da Sea Shepherd nel 2010.

Diverse personalità politiche hanno sostenuto la richiesta di Paul Watson. Il socialista Olivier Faure ha definito un “onore” che Paul Watson abbia chiesto asilo politico, aggiungendo che “Emmanuel Macron (dovrebbe) accettarlo”.

“Sì, la Francia deve dare asilo politico a Paul Watson, il cui unico crimine è mobilitarsi per difendere i vivi”, ha reagito anche Manuel Bompard, coordinatore dell’Insoumis.

ldp/lum/jco

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