“Drag ed Eurovision si alimentano a vicenda”

“Drag ed Eurovision si alimentano a vicenda”
“Drag ed Eurovision si alimentano a vicenda”
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Mentre quella stessa mattina sui muri del palco di Maria-Casarès erano stati scoperti cartellini che invitavano al boicottaggio dell’Eurovision, che convalidava la partecipazione di Israele, il locale di Poitevine ha ospitato, sabato 11 maggio in serata, un drag show e poi la diretta del programma musicale europeo.

“Sì, l’Eurovision è una grande festa e un momento di pace, ma che può essere messo in discussione”, ha spiegato Matthias Bardoula, di Cie Apparaître, attraverso il suo personaggio drag Roi Madame, in uno spettacolo di quaranta minuti scritto insieme al consulente Vincent Gaulmy.

In una performance allo stesso tempo poetica e piena di umorismo, Roi Madame ricorda l’esclusione della Russia dal concorso nel 2022 a causa del conflitto ucraino, lo spiegamento nel 2019 della bandiera palestinese da parte di artisti islandesi mentre la finale si è svolta in Israele , l’ultima vittoria francese nel 1977, quella degli ABBA con Waterloo nel 1974 ma anche i forti e presunti legami tra competizione e drag, in particolare attraverso l’estetica “camp” che gioca sull’esagerazione. “Il drag e l’Eurovision si alimentano a vicenda. »

Un’ultima telefonata ed ecco Roi Madame informato di essere stato selezionato per rappresentare la Francia nel 2025. Tanto meglio, l’artista lo proclama forte e chiaro e lo balla anche. “Tutto ciò che conta per me è l’amore” come canta Loreen nel titolo, vincitrice dell’Eurovision 2023.

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