Se si avvicina l’attesissima 77esima edizione del Festival di Cannes (dal 14 al 25 maggio), un evento cinematografico locale spicca con la proiezione di un cortometraggio diretto dagli studenti dell’RPI Pujo Saint-Lézer.
Il gruppo docente delle classi CE2, CM1 e CM2, composto da Cécile Daunis e Frédéric Daries, ha inserito la scuola in un programma nazionale comune ai Ministeri dell’Istruzione e della Cultura Nazionale, pilotato e trasmesso dagli Ateliers Médicis: “Creazione in corso”.
Durante l’anno scolastico, circa centoundici scuole di aree prioritarie, in questo caso, per la comunità di comuni Adour-Madiran con le dimensioni del Territorio Rurale Educativo (TER), hanno accolto artisti in residenza. A Pujo, la regista Alice Brygo è stata ricevuta per una residenza di cinque settimane.
Espressioni e realizzazione
Presentandosi al pubblico con i bambini in prima fila, Alyce Brigo ha prima commentato: “Sei molto fortunata a essere in questa scuola”. Prima di rivelare alcuni aspetti del suo lavoro nei documentari, le produzioni hanno spruzzato un po’ di fantasia sulla connessione tra storie e realtà.
“La voce che corre” è stata una grande occasione per mostrare cosa succede intorno alla voce, come le storie inventate si inseriscono nella realtà. È anche un’occasione per parlare di esclusione. Il progetto ha richiesto quattro settimane di preparazione e quattro giorni di riprese. Gli studenti hanno potuto beneficiare di questo programma di apprendimento sotto forma di laboratori, tra cui: “Abbiamo fatto teatro, abbiamo creato voci, abbiamo realizzato oggetti di scena…” L’esperienza di creare immagini, modificarle e comprendere “come possiamo raccontare storie diverse a seconda nel modo in cui giriamo”. E se, spontaneamente, qualcuno concordasse che bisogna avere pazienza, tutti rifarebbero l’avventura.
Tra gli spettatori, Virginie Paillas, consulente pedagogico delle Arti Plastiche dell’Académie des Hautes-Pyrénées, apprezzerà il progetto educativo, “un bello e piacevole incontro” che mette in risalto il “contratto di fiducia con gli Ateliers Médicis, l’impegnativo lavoro svolto durante il corso residenze d’artista.”