Una spada di Damocle su Cannes

Una spada di Damocle su Cannes
Una spada di Damocle su Cannes
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Lunedì sera, sulla rete X (ex Twitter) è stata pubblicata una lista di 10 personalità di spicco del cinema francese presentate come aggressori sessuali. Attori, registi, produttori che, per la maggior parte, non appartengono alla generazione finora presa di mira dal #MeToo nel cinema francese, quella di Gérard Depardieu (messo in stato di fermo il 29 aprile), Benoît Jacquot (accusato di stupro da Judith Godrèche e Isild Le Besco), Jacques Doillon, André Téchiné o anche Dominique Besnehard, al quale Telerama ha appena dedicato a “indagine su un tormentato agente del cinema francese”.

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Se il contenuto dell’elenco diffuso lunedì sera è più che discutibile, resta il fatto che molti nomi circolano tra i professionisti della settima arte francese da diverse settimane. Se crediamo Le Figaroche lunedì sera ha pubblicato un articolo sull’argomento, o il team di Non toccare la mia TV! di Cyril Hanouna, che ha ampiamente drammatizzato la vicenda lunedì sera in onda su C8, questo elenco esplosivo potrebbe essere svelato in occasione dell’apertura, martedì 14 maggio, del 77esimo Festival di Cannes. Su cui rischia di incidere anche l’appello allo sciopero lanciato dal collettivo “Sotto gli schermi, la dèche” che rappresenta diverse professioni cinematografiche (proiezionisti, programmatori, addetti stampa, ecc.).

Secondo le nostre informazioni, Mediapart si appresta infatti a pubblicare un articolo che coinvolge un personaggio molto popolare del cinema francese. Che, anzi, potrebbe riprendersi al Festival di Cannes. Secondo Le Figaroil suo nuovo presidente, la tedesca Iris Knobloch, sarebbe di moda “vigilanza rafforzata”. Anche se alcuni film della selezione ufficiale potrebbero essere colpiti, il festival si sarebbe comunque rivolto a un’agenzia specializzata in comunicazioni di crisi, di cui non è stato rivelato il nome. Ciò non gioverebbe agli affari di un festival spesso accusato di prestare poca attenzione alla parità di genere (con, ad esempio, solo quattro registe donne sui 22 contendenti alla prossima Palma d’Oro). Mentre l’arrivo reale di Johnny Depp ha aperto l’anno scorso, in cartellone Jeanne du Barry Maïwenn aveva suscitato molto scalpore.

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Queste rivelazioni attese fanno parte della nuova ondata di #MeToo nel cinema francese, lanciata da Judith Godrèche con la sua serie Icona del cinema francese su Arte a fine 2023. Durante la sua audizione al Senato lo scorso febbraio, l’attrice ha chiesto l’apertura di una commissione d’inchiesta sulla violenza sessuale nel cinema francese. Che è stato votato dall’Assemblea nazionale il 2 maggio. Il movimento tocca anche il mondo del teatro, con l’incriminazione per stupro lunedì del drammaturgo Pierre Notte…

L’attrice francese Judith Godrèche, durante la Festa della Donna, al Municipio di Parigi, 8 marzo 2024. ©AP

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