Mostre di pittura germanica – INHA

Mostre di pittura germanica – INHA
Mostre di pittura germanica – INHA
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IL Museo delle Belle Arti e dell’Archeologia di BesançonIL Museo Unterlinden di Colmar così come il Museo delle Belle Arti di Digione in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Storia dell’Arte (INHA) presente Dal 4 maggio al 23 settembre 2024 una mostra in tre parti, dedicata alla pittura germanica dal 1370 al 1550: il periodo del XV secolo a Digione, il Rinascimento a Besançon e la pittura dell’Alto Reno dei secoli XV e XVI a Colmar. Vicino a 200 opere Le collezioni francesi sono così schierate lì per ripercorrere la ricchezza di questa produzione. Al fianco di maestri, come Lucas Cranach, Albrecht Dürer o Martin Schongauer, la mostra è anche un’occasione per scoprire opere e artisti meno conosciuti.

Un programma di ricerca

Questo progetto rappresenta il culmine del programma di ricerca Repertorio dei dipinti germanici nelle collezioni francesi (1370-1550) condotta dall’Istituto Nazionale di Storia dell’Arte dal 2019, che ha consentito di individuare quasi 500 opere presenti sul territorio nazionale e prodotte nelle regioni di lingua tedesca del Sacro Romano Impero durante il Medioevo e il Rinascimento. Questo lavoro è consistito in uno studio materiale dei dipinti in situ, in raccolte sistematiche documentarie e bibliografiche e in una ricerca sulle attribuzioni.

Il programma è diretto da Isabelle Dubois-Brinkmann, curatrice capo del patrimonio, dottoressa in storia dell’arte, residente all’INHA dal 2019 al 2023, con la collaborazione di Aude Briau, dottoranda in storia dell’arte (EPHE, PSL – Università di Heidelberg) e responsabile studi e ricerche presso l’INHA. Ha beneficiato del sostegno di un comitato scientifico composto da curatori e accademici tedeschi, austriaci, svizzeri e francesi.

Tre mostre

Con prestiti da musei parigini (Museo del Louvre, Museo delle Arti Decorative, Museo di Cluny, ecc.), musei regionali (Orléans, Lione, Roanne, Marsiglia, Agen, Grenoble, Moulins, Lille, ecc.) e chiese (Luemschwiller, Marckolsheim, Weyersheim…), ciascuno dei tre musei che ospitano una delle tre parti della mostra propone così un asse legato alle proprie collezioni e alle specificità culturali e storiche del proprio territorio.

A sostegno della sua eccezionale collezione, il Museo delle Belle Arti di Digione offre un panorama della pittura dal XV secolo all’inizio del XVI secolo, attraverso il prisma di una selezione senza precedenti, nuove connessioni e riattribuzioni. Con una forte finalità didattica, la mostra offre chiavi di lettura essenziali per comprendere la collocazione di queste opere alla fine del Medioevo; mette in discussione anche l’evoluzione dei modi di rappresentazione e le particolarità stilistiche di diversi centri di creazione scelti in Germania e ai margini dell’Impero.

Il museo di Besançon si occupa della pittura rinascimentale germanica in relazione alle sue collezioni. Infatti, a causa della sua storia, poiché la Franca Contea era annessa al Sacro Impero dell’XIe nel 13e secolo poi dal 1493 al 1678 – Besançon conserva oggi un significativo corpus di opere sia di pittura che di arti grafiche grazie alle successive donazioni fatte alla città. Mettendo in discussione le nozioni di confine geografico ma anche simbolico tra sfera privata, pubblica e religiosa, la mostra presenterà non solo opere dei grandi maestri ma anche opere anonime, misteri ancora evidenti di questi secoli passati, dove tutti lavoravano nelle botteghe, in aziende, in reti. Questa mostra è stata pensata e progettata per consentire la condivisione di questa conoscenza con una varietà di pubblico.

La collezione di dipinti antichi del Museo Unterlinden proviene principalmente dall’arte realizzata a Colmar negli ultimi secoli del Medioevo. L’esposizione permette, grazie a generosi prestiti di musei e chiese, di collocarla nel quadro geografico più ampio dell’Alto Reno: questo territorio, che più o meno corrisponde all’attuale Alsazia, si estende da entrambe le sponde del Reno, dai Vosgi alla Foresta Nera e da Strasburgo a nord a Basilea a sud; ospita città ricche e dal grande dinamismo economico, che sono importanti centri di produzione artistica: Basilea, Colmar, Friburgo in Brisgovia e Strasburgo.

La sezione Colmar della mostra si propone innanzitutto di rispondere alle tante domande che i visitatori di oggi possono porsi di fronte a tali opere: come furono realizzate nel XV e XVI secolo? Che funzioni avevano questi dipinti considerati oggi opere d’arte? Qual era la natura del rapporto tra i pittori e i loro committenti? Invita poi i suoi visitatori a un’esplorazione stilistica, cercando di aiutarli a comprendere le specificità di ogni centro di produzione, o anche di ogni bottega, e i cambiamenti che avvengono nel tempo nei gusti dei committenti e nelle proposte degli artisti.

Un catalogo della mostra

Il catalogo della mostra, copubblicato dall’Istituto Nazionale di Storia dell’Arte e dalla casa editrice Faton, costituisce sia uno strumento di diffusione della conoscenza sulla pittura germanica degli anni Settanta-Cinquanta del Cinquecento, un’opera di riferimento sulle opere dei musei francesi e uno studio sulla storiografia delle principali raccolte francesi di “primitivi” germanici. Molti dipinti sono oggetto di studi approfonditi e originali, in particolare sulla loro attribuzione a un artista o a una scuola, beneficiando delle recenti ricerche di specialisti tedeschi, austriaci, francesi e svizzeri chiamati a redigere le 140 notizie. Quest’opera di circa 400 pagine e riccamente illustrata è pubblicata in francese e tedesco.

Disponibile nelle librerie e sul sito delle Éditions Faton.

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Questa mostra è stata insignita del marchio “mostra di interesse nazionale” da parte del Ministero della Cultura.
È posto sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica francese e del Presidente della Repubblica federale tedesca.

Dipinti germanici da collezioni francesi (1370-1550)

4 maggio 2024 – 23 settembre 2024

Curatrice scientifica: Isabelle Dubois-Brinkmann, curatrice capo del patrimonio, e Aude Briau, dottoranda in storia dell’arte (EPHE, PSL / Università di Heidelberg), responsabile degli studi e delle ricerche presso l’INHA.

Besançon, Museo delle Belle Arti e dell’Archeologia: “FATTO IN GERMANIA. Dipinti germanici da collezioni francesi (1500-1550) »
Curatrice: Virginie Guffroy, curatrice responsabile dei dipinti, sculture e oggetti d’arte presso il Museo di Belle Arti e Archeologia di Besançon e Amandine Royer, curatrice responsabile delle arti grafiche presso il Museo di Belle Arti e Archeologia di Besançon.

Colmar, Museo Unterlinden: “COLORE, GLORIA E BELLEZZA. Dipinti germanici da collezioni francesi (1420-1536) »
Curatrice: Camille Broucke, conservatrice del patrimonio responsabile delle collezioni di arte antica, direttrice del Museo Unterlinden di Colmar e Magali Haas, documentalista scientifica, responsabile delle collezioni di arti grafiche del Museo Unterlinden di Colmar.

Digione, Museo delle Belle Arti: “MAESTRI E MERAVIGLIE. Dipinti germanici da collezioni francesi (1370-1530) »
Curatrice: Lola Fondbertasse, curatrice responsabile delle collezioni medievali del Museo delle Belle Arti di Digione.

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