Saint-Céré. Pregiudizi, luoghi comuni e cittadinanza in scena alla Factory

Saint-Céré. Pregiudizi, luoghi comuni e cittadinanza in scena alla Factory
Saint-Céré. Pregiudizi, luoghi comuni e cittadinanza in scena alla Factory
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Quattro artisti discutono con malizia e umorismo gli affari e le controversie che attraversano la nostra storia. La mostra “Dovremmo separare l’uomo dall’artista?” è un affascinante richiamo alla cittadinanza, in scena il 18 ottobre al teatro Usine di Saint-Céré.

“Sei un attore, sogni di fare film, fai un po’ fatica e un giorno ricevi un’offerta per il ruolo dei tuoi sogni. Il regista è Roman Polanski. Cosa fai?” Mettendo l’attualità al centro del teatro, il regista Étienne Gaudillère e la giornalista Giulia Foïs tentano di decifrare la nozione divisiva della dissociazione tra uomo e artista.

In scena, una scenografia di locandine cinematografiche, copertine di libri e rubriche giornalistiche. Quattro performer si cimentano in questo gioco di metodica decostruzione di pregiudizi e luoghi comuni. Tra domande, testimonianze, forum, richiami a fatti storici e attuali, dibattono con malizia e umorismo le vicende e le controversie che attraversano la nostra storia, sloggiando i “grandi uomini” dal loro piedistallo. Antidoto ai giudizi caricaturali: “Dovremmo separare l’uomo dall’artista?” intende permetterci di reimparare a discutere e ad ascoltare gli altri.

Venerdì 18 ottobre, 20:30, Théâtre de l’Usine, Prezzo C / Durata 1 ora e 30 minuti A partire dai 15 anni. Direzione e progettazione Étienne Gaudillère e Giulia Foïs. Con Marion Aeschlimann, Étienne Gaudillère, Astrid Roos, Jean-Philippe Salério Produzione Le Théâtre du Point du Jour, nell’ambito della produzione Grand ReporTerre Delegata Cie Y.

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