Festival Paper Z’Arts, a Saint-Renan: una mostra sui ricordi di undici residenti della casa di cura

Festival Paper Z’Arts, a Saint-Renan: una mostra sui ricordi di undici residenti della casa di cura
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Il festival Z’Arts du papier 2024, organizzato dal comune di Saint-Renan, ha sviluppato una partnership con il Photo-club e l’Ehpad (struttura di accoglienza per anziani non autosufficienti) dell’ospedale Le Jeune, con l’obiettivo di celebrare, attraverso il mezzo della carta, creatività, espressione artistica e connessione intergenerazionale.

Il frutto di questa gioiosa collaborazione è un’originale mostra che sarà visibile nelle sale degli stabilimenti di Lescao e Kernatous fino al 29 giugno.

Al gioco hanno preso parte undici persone

“Attorno al tema di questa nuova edizione, “Io ricordo”, ci è sembrato naturale invitare i residenti dell’ospedale Le Jeune a evocare i loro ricordi personali o le loro letture”, indica Gérard Reynaud, direttore della mediateca. I facilitatori della casa di riposo hanno offerto agli ospiti che lo desideravano raccontare alcuni ricordi di lettura. Undici persone erano disposte a partecipare al gioco. Le sessioni di discussione con ciascun residente sono state poi riassunte in brevi testi.

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Laurent (a destra), residente all’Ehpad, con Yves L’Hénaff, vicesindaco incaricato della cultura, ricorda tutti i suoi libri, 62 romanzi polizieschi di Jean Failler, che legge per la seconda volta.

“Li leggerò una terza volta se avrò tempo…”

Al Photo Club è stato inoltre chiesto di realizzare dei ritratti degli undici partecipanti, in una situazione di lettura. Il testo ricordo e il foto-ritratto sono stati poi riuniti nella stessa cornice in modo da offrire, per ciascun partecipante, sia un’immagine (carta fotografica, ecc.) che uno scritto. Laurent, residente nella casa di cura, ama leggere, in particolare i romanzi polizieschi di Jean Failler. “Sono appassionato di queste storie, tutta una serie di libri, 62 romanzi, che sto leggendo per la seconda volta. Li conosco a memoria. Li leggerò una terza volta se avrò tempo…”.

Stimolare la creatività

“Questa azione ci permette di mettere in luce la memoria che portano con sé gli anziani. È un ottimo modo per stimolare la creatività, arricchire un programma eclettico e creare legami tra generazioni», sottolinea Yves L’Hénaff, vicesindaco responsabile della Cultura.

Per tutta la durata del festival, tali foto saranno visibili gratuitamente negli orari di apertura degli esercizi commerciali, in particolare per le famiglie dei residenti, che potranno scoprire ricordi inaspettati nei testi proposti.

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