Omar Sy invita a “creare un gruppo” contro l’estrema destra: si potrà ascoltare l’attore?

Omar Sy invita a “creare un gruppo” contro l’estrema destra: si potrà ascoltare l’attore?
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Sul set di “Quotidien” questo giovedì, Omar Sy ha invocato una barriera contro l’estrema destra attraverso la creazione di “un gruppo”. Una posizione accolta con favore da alcuni, ma criticata da altri, che puntano il dito sulle circostanze di questo discorso.

In occasione dell’uscita del suo libro Vieni, parliamoOmar Sy è stato invitato sul set di Quotidiano. L’attore ha parlato in particolare dell’ascesa delle idee di estrema destra e ha invitato a diffidare di coloro “che vomitano il loro odio e aggiornano una Francia del passato con idee ben consolidate”.

“Dobbiamo ricordare che le persone che in passato sostenevano queste idee hanno portato la Francia in luoghi molto, molto oscuri. Dico solo di fare attenzione. Sta a noi decidere cosa vogliamo, come vogliamo stare insieme”, spiega l’attore. .

Omar Sy chiede quindi di “creare un gruppo” per combattere l’estrema destra. Una posizione accolta con favore dalla sinistra, in particolare dal deputato della LFI Sébastien Rome, che ha parlato di “un discorso salutare”.

Questo discorso, però, ha suscitato le ire di alcuni, infastiditi nel sentire “lezioni” provenienti direttamente da una personalità che non vive più in Francia. Yaël Mellul, fondatrice e presidente dell’associazione “Femme et libre”, si dice infastidita da “questo tipo di lezione di sinistra” che “ha così tanto a cuore la Francia che ha scelto di vivere a Los Angeles e che ha scelto di dare la nazionalità americana ai suoi figli”, dice Estelle Midi.

Anche Xavier, revisore dei conti della RMC, dichiara di non voler seguire l’iniziativa di Omar Sy. “Omar è francese, va bene, ma quando siamo partiti per vivere il sogno americano, voglio dire in cosa ci stiamo impegnando. I principali stakeholder siamo noi, che siamo soggetti alle scelte dei politici”, spiega.

Un discorso che ha risonanza in alcuni francesi

Oltre alla protesta, anche Omar Sy ha trovato orecchie per ascoltarlo. Sophia non è preoccupata del suo domicilio negli Stati Uniti e ritiene interessante la sostanza dei suoi pensieri.

“La gente ha bisogno di svegliarsi. Sì, attualmente ci sono divisioni maggiori. Presto ci saranno nuove elezioni in Francia e penso che andremo dalla parte sbagliata”, dice.

«Vive all’estero ma ha tutta la famiglia qui, vive lì da anni. Anche lui viene da quartieri difficili», aggiunge Sophia, di cui l’attore sa di cosa parla.

Da parte sua, Babacar “elogia” il coraggio dell’attore, “perché non poche personalità non prendono posizione su nessun argomento”. Conferma di sentire il sorgere di certe idee. “Vivo in Francia da 24 anni. Dico spesso che se non amassi la Francia, non vivrei lì. E un mese fa ho detto al mio manager che volevo andarmene perché trovo che, se piaccia o no, che ci sia un aumento delle idee nauseanti”, conclude.

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