A Rennes, per Georges, l'architettura è affare di tutti

A Rennes, per Georges, l'architettura è affare di tutti
A
      Rennes,
      per
      Georges,
      l'architettura
      è
      affare
      di
      tutti
-

Esigente e accessibile

Georges, un nome buffo per un festival. Per un architetto, il riferimento è chiaro: il team organizzativo rende omaggio a Georges Maillols, l'architetto che ha plasmato la Rennes del dopoguerra con, in particolare, il Tour des Horizons. Il cenno si ferma lì. Perché Georges è un festival di architettura, incentrato sulle sfide di oggi e di domani, la cui ragion d'essere è quella di rivolgersi a tutti i pubblici, al di là della cerchia dei professionisti. “L’architettura organizza lo spazio e il territorio, sottolinea Valentin Engasser, uno dei cinque architetti che si offrono volontari per ricoprire il ruolo di direttore artistico di Georges. “Fa parte della nostra vita quotidiana. Non può essere ridotto a una questione per specialisti.” Forte del successo della prima edizione del 2022, il festival torna dal 19 settembre al 6 ottobre con un programma che è allo stesso tempo “esigente e accessibile”disponibile presso la sede centrale di Les Halles en commun a Courrouze.

Un'immagine di Anaïs Marion, artista visiva fotografa, per la mostra “Se l'orizzonte scompare”. | ANAÏS MARION
Visualizza a schermo intero
Un'immagine di Anaïs Marion, artista visiva fotografa, per la mostra “Se l'orizzonte scompare”. | ANAÏS MARION

Costa e ruralità

Per questa seconda edizione è stato scelto il tema del limite. Limite che costituisce la circonvallazione, tra urbano e periurbano. Limite instabile e mobile della costa, scosso dai cambiamenti climatici. “Se l’orizzonte si perde” è il titolo di una delle tre mostre, ospitate presso le Halles en commun, l’ex edificio industriale di Courrouze, anch’esso in fase di grandi cambiamenti. Lo sguardo dei fotografi visivi illustra questo arretramento dei limiti costieri di fronte all’innalzamento delle acque. Il futuro delle città rurali è affrontato in “Langon, un patrimonio rurale da risvegliare” e quello degli edifici antichi, come il Couvent des Jacobins, in “Un edificio, quante vite? La trasformazione come atto di creazione”. “Saranno presenti mediatori formati per divulgare i contenuti, che accompagneranno il pubblico nelle mostre.” Saranno visibili dal 20 settembre al 6 ottobre, dalle 12 alle 19 (chiuso il lunedì).

Inaugurazione e chiusura festosa

Georges comprende anche tavole rotonde, installazioni, workshop, visite guidate della città, una mostra di ritratti di residenti di Maurepas al Museum of Fine Arts, ecc. L'inaugurazione, giovedì 19 settembre dalle 20:00, e il ballo di chiusura di Georges, venerdì 4 ottobre dalle 19:00, si terranno a Les Halles en commun. Due momenti clou della festa, aperti al pubblico. Ulteriori informazioni e prenotazioni su georges-festival.com

-

PREV I segreti di… Victoria Beckham Beauty, tra lusso e impegno ecologico
NEXT “Ciao ciao JT” per François de Brigode