Abbiamo visto “Ourika”, la serie evento di Booba su Amazon Prime Video: la nostra opinione!

Abbiamo visto “Ourika”, la serie evento di Booba su Amazon Prime Video: la nostra opinione!
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Crediti fotografici: Amazon Prime Video

Si apre un nuovo capitolo nella carriera di Booba. Mentre pensavamo di aver visto tutto, il leggendario rapper di Boulogne-Billancourt, 47 anni e attivo da più di un quarto di secolo nel rap francese, ha appena lanciato una nuova sfida: poche settimane dopo la uscita del suo progetto “Ad Vitam Aeternam” per completare la discografia più impressionante della storia dell’hip-hop francese, arriva con la sua serie chiamata “Ourika” sulla piattaforma Amazon Prime Video questo giovedì 28 marzo. Un progetto di lunga data, in preparazione da diversi anni e di cui recentemente sono stati svelati i primi estratti, che finalmente vede la luce. Produttore, co-creatore dello spettacolo con Clément Godard e Clément Gournay ma anche sceneggiatore, B2O muove anche dei primi passi piuttosto convincenti come attore.

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Booba, un attore più presente del previsto!

Senza rivoluzionare il genere, “Ourika”, di cui abbiamo potuto vedere i primi tre episodi prima della sua uscita, si colloca chiaramente con altre serie dedicate alle periferie francesi e alla criminalità organizzata, come un programma come “Pax Massilia” uscito su Netflix alla fine dello scorso anno. Possiamo così seguire i destini incrociati di Driss, interpretato da Adam Bessa, il saggio figlio minore della famiglia Jebli, guidata in particolare dal formidabile Moussa (Salim Kechiouche), che controlla il business della cannabis in una popolare cittadina della Senna. -Denis (93), ma anche quella di William, interpretato da Noham Edje, un giovane agente di polizia particolarmente determinato e ambizioso – e talvolta un po’ troppo ingenuo. Quanto basta per creare un vero e proprio gioco del gatto col topo su larga scala, portato in vita dai registi Marcela Said e Julien Despaux.

L’atmosfera è pesante, l’immagine cupa, e una serie di rivolte, traffico di droga, arresti, denaro sporco, inseguimenti, prigione… Non necessariamente originale, la storia rimane comunque ben realizzata. Nel corso dei primi tre episodi incontriamo numerosi personaggi, tutti più o meno coinvolti in una continua corsa al denaro, a volte per una questione di sopravvivenza, a volte per una questione di principio, ma con rischi sempre più alti in un’escalation di avvincente violenza. ed inevitabile. Possiamo anche trovare nel casting un certo Usky, alias Marwen Zaibat, che non è altro che uno degli ultimi acquisti del Duca di Boulogne sulla sua leggendaria etichetta 92i. Ma soprattutto, anche se pensavamo che Booba si sarebbe accontentato di un ruolo piuttosto secondario, in realtà è molto presente nella serie, lui che interpreta Métis. Come nella scena hip-hop francese, Elie Yaffa, il suo vero nome, si posiziona come il grande cattivo di questo dramma, colui che tira le fila, e la sua ombra minacciosa non smette di incombere su ciascuno dei diversi protagonisti.

Il risultato è un programma particolarmente accessibile e classicamente efficace, che esplora le realtà e i punti di vista di ogni persona, conducendo una riflessione giudiziosa sui diversi meccanismi sociali inerenti al successo e alla criminalità. Inoltre, possiamo godere di una colonna sonora – che avremmo voluto fosse più presente – sempre attuale, come il celebre titolo “Listen bien” di Booba, dalla sua prima fatica in studio, il classico assoluto che è “Dead Time”. (2002), per illustrare mirabilmente questa vera tragedia greca a cielo aperto.

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