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Ciclismo. Strada – Yvon Caër: “La situazione è grave! La bici va a sbattere contro il muro…”

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Il ciclismo amatoriale in Bretagna vive giorni difficili alla fine della stagione 2024… Infatti, ben due squadre bretoni sono costrette, per motivi finanziari, a chiudere i battenti, e nessuna poiché si tratta di Cre’Actuel-Marie Morin-U 22 et Morbihan Adris Gwendal Oliveuxche hanno gareggiato entrambi nella DN1, la massima divisione del ciclismo amatoriale. La scomparsa di queste due squadre, Yvon Caër ne ha parlato in un’intervista al quotidiano Il Telegrammalui che aveva sperimentato la stessa cosa otto anni fa con la formazione Brest Iroise Ciclismo 2000di cui è stato direttore generale.

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“La bicicletta ha perso molti dei suoi valori”

“Il Dobbiamo semplicemente aprire gli occhi sulla realtà sociale e sulla realtà economica”.esordisce spiegando l’attuale direttore sportivo della Groupama-FDJche addita gli eccessi del ciclismo amatoriale di alto livello per spiegare la crisi in cui si trova. “L’ambiente amatoriale si è professionalizzato. Per chi, perché, non lo so, che senso ha? […] In pochi anni tutto deteriorò. Abbiamo assistito a un’inflazione dei budget del tutto inappropriata”.

L’ex direttore sportivo della squadra Arkéa-B&B Hotels fa poi una fredda e feroce osservazione sullo stato del ciclismo in Francia. “Non è il ciclismo amatoriale che va a sbattere contro il muro, è il ciclismo che va a sbattere contro il muro! L’alto livello amatoriale sta andando proprio nella direzione della base della bici, che sta andando molto, molto male […] La bicicletta ha perso molti dei suoi valori. La situazione è estremamente grave, ho motivo di essere allarmista”confida chi sottolinea la velocità con cui i giovani corridori vengono, oggigiorno, catapultati al livello professionistico, ma anche la stanchezza degli organizzatori e il lato costoso di questo sport. “Il ciclismo sta diventando uno sport per ricchi”ha detto.

Cyrille Guimard: “Come dico da diversi anni…”

Una frase salutata da Cirille Guimardeditorialista di Ciclismo’Actu e che spera ardentemente che il 14 dicembre venga nominato un nuovo presidente della Federazione ciclistica francese (FFC) per dare nuovo slancio. “Grazie Yvon per aver avuto il coraggio di dirlo, come il signor Blévin nella sua lettera aperta (Fabrice Blévinpresidente di Team Adris-La Crêpe de Brocéliande-BLCun team di DN3, ha recentemente scritto una lettera aperta a Michel Callotil presidente della FFCper avvisarlo della situazione, ndr)poiché cominciano ad emergere petizioni e come dico da diversi anni”spiegare il druidoprima di parlare più specificamente di questa caccia alle etichette N1, N2 o N3 praticata in passato e che viene denunciata da Yvon Caër nell’articolo di giornale Il Telegramma.

“Ecco di cosa vorremmo che ci parlasse Michel Callot”

“Nella direzione della FFC, già sotto la presidenza di Lappartient, si è detto che esisteva una forma di frode sui sussidi. In effetti, il DN2 come il DN3, e peggio il DN 3 Espoirs, non potevano avere che un REGIONALE designazione Il signor Trehin, responsabile di un DN3, mi ha detto: “Stufo della designazione DN, la differenza di sovvenzione non copre nemmeno il costo del viaggio per correre ai quattro angoli della Francia. E solo le nostre donne sanno dove siamo se ne sono andati. I nostri partner non hanno visibilità”. Questo è ciò di cui vorremmo che Michel Callot ci parlasse e non della sua ambizione di diventare presidente del Comitato Organizzatore dei Super Campionati del Mondo in casa.”conclude Cirille Guimard riferendosi all’evento che sarà organizzato nel 2027 nella regione dell’Alvernia-Rodano-Alpi, e più precisamente nell’Alta Savoia.

https://www.cyclismactu.net/news-route-le-ds-yvon-caer-quitte-arkea-samsic-sa-nouvelle-equipe-connue-78619.html

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