“Tutte le luci sono verdi” – Notizie

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Una settimana dopo la sua medaglia d’argento al Campionato francese di Pontchâteau, Joshua Dubau ha segnato la sua prima Top 10 invernale nella Coppa del Mondo di Benidorm (vedi classifica). Il pilota del Van Rysel CX Racing Team, partito dalla 5° fila su questo veloce circuito, ha lavorato per risalire nel gruppo dei favoriti. Se alla fine ha pagato per i suoi sforzi, Joshua Dubau, rassicurato, sa che”le sensazioni sono più che buone“e quello”le luci sono verdi“, due settimane prima della Coppa del Mondo di Liévin.

DirectVelo: Cosa ti ispira il tuo 10° posto?
Joshua Dubau: Sono soddisfatto. E’ certo che mi mancano punti UCI e che parto dietro (5a riga, ndr). È ancora più difficile su un circuito così fluido e veloce. Ma sono contento della gara e del risultato. Avevo ottime sensazioni, stavo tornando bene sul tratto di strada. Manca qualcosa in finale per giocarsi i primi posti perché sto pagando gli sforzi che ho dovuto fare per risalire. Quando sono tornato a 3-4 giri dal traguardo, cominciavo ad avere difficoltà a salire davanti e in 10-15a posizione, eri più yo-yo invece di riuscire a tornare in pista. Bisogna davvero avere ancora le gambe per riuscire a fare il salto in quel momento e ritornare in 5a posizione, dove ci sono alcuni istanti di ritardo. Nemmeno io volevo correre il rischio di passare attraverso le tavole. Se riuscissi a superarli correttamente, come li ha superati Martin (Groslambert), penso che potrei giocarmi il 6-7 posto.

La Top 10 è simbolica?
Mi rende felice. So di avere delle capacità ma quest’anno mi mancano i punti per poter competere. Ma sono scelte che spiegano perché sono così indietro in classifica, per questo non ho rimpianti. Una Top 10 è già molto buona ma le sensazioni sono migliori di una Top 10. So dove sono e so quanto valgo. Faccio la spesa il più possibile.

“OBIETTIVI DIVERSI”

È un circuito adatto alle tue abilità di mountain biker?
È un po’ a metà tra i camionisti e gli appassionati di mountain bike. È un circuito veloce che richiede potenza, e lì i piloti sono contenti, ma d’altra parte è un circuito dove perdiamo velocità e dove quindi dobbiamo ripartire da zero, cosa a cui i mountain biker sono abituati. È un buon equilibrio tra ciclisti su strada e mountain bike. È divertente per tutti. Bisogna avere le gambe ma anche correre con la testa, saperle usare al momento giusto e saper gestire il tempo di gara.

Puoi ancora progredire da qui Liévin?
Ci sono obiettivi diversi. Per essere presente ed esibirsi al meglio al Mondiale ma anche per essere presente durante la stagione MTB. Tutte le luci sono verdi. Spero di trascorrere una bella settimana al sole con la squadra francese, per beneficiare dell’emulazione all’interno di questo gruppo francese. Voglio godermi questo Mondiale in Francia, non succede spesso e voglio che tutto il gruppo francese faccia buone prestazioni. Penso che ci siano cose da giocarsi tra i giovani e forse anche per la staffetta. Dovremo spingere forte.

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