Come ogni anno, Velo-Club vi propone una lista di junior da seguire questa stagione. L’occasione per fare il punto su chi potrebbe brillare per il secondo anno in questa categoria, ma anche sui nuovi entrati, che hanno brillato tra i cadetti, e che già dovrebbero far parlare di sé.
E cominciamo con Ashlyn Barryche ancor prima di iniziare la stagione, ha già firmato un contratto World Tour. Il giovane americano quest’anno sarà senza dubbio lo spaventapasseri della categoria.
Il suo principale concorrente sarà forse anche il danese, nella persona di Noah Lindholm Møller Andersen. Molto costante nel 2024, ha vinto soprattutto il GP del Lussemburgo.
Da parte francese l’annata sarà potenzialmente meno buona rispetto al 2024. Niente di più logico però, difficile far uscire un Paul Seixas ogni anno. Tuttavia tra i giovani da seguire possiamo citare Johan Blanc, Yann Dubois, Karl Sagnier o anche Jan Hernandez-Reilhé.
Nel vecchio continente, pochi nomi da consegnare, come quello del polacco Janek Jackowiak. Estone Ron Rooney sarà anche uno da seguire, proprio come il belga Edouard Claisse e olandese Michele Mouris. Tra i nostri vicini italiani due nomi attirano l’attenzione, quello di Mattia Agostinacchiorecente campione europeo di ciclocross, nonché quello diAlessio Magagnotti.
Infine, per concludere in Europa, da tenere d’occhio Bastian Petric, Hakon Eiksund Oksnes et Javier Cubillas.
In Australia, Max Oro sarà ovviamente messo sotto esame, proprio come il due volte campione africano Kevin Teklemariam.
Tra i J1 è ancora più difficile stilare un elenco di nomi, perché tra i cadetti i dati logicamente mancano, e soprattutto è complicato basarsi su qualcosa di diverso dai risultati grezzi. Nonostante tutto, possiamo citare il francese Soren Bruyère Joumardrecente vincitore della fase di Coppa del Mondo a Besançon. Lo stesso per Gabriele Genteril vincitore del Trofeo Madiot. Infine, velocemente, daremo i nomi degli Lejeune giallo, Antonio Vetro et Beniamino Noval, tenendo presente che ogni giovane ha la propria velocità di sviluppo, e che quindi è più che probabile che alcuni ristagneranno un po’ mentre altri juniores esploderanno in J2.