Giulio Pellizzari è senza dubbio uno dei corridori più promettenti del Ciclismo italiano, in particolare in compagnia diAntonio Tiberi. Nel 2025, dopo tre anni gratificanti all'interno della squadra Bardianiè pronto a fare un nuovo passo. A soli 21 anni, il marchigiano vestirà i colori della Red Bull-BORA-hansgrohe. Questa transizione gli offrirà l'opportunità di progredire ai massimi livelli e di imparare insieme a campioni iconici come lui Primoz Roglic. Quest'anno, mentre giocava in una squadra di ProTeamha ottenuto prestazioni superbe, finendo in particolare secondo Tadej Pogacar durante la 16a tappa del Giro e secondo nella classifica scalatori, senza dimenticare il 3° posto nella classifica generale Giro della Slovenia. Le sue prestazioni non sono sfuggite alla squadra tedesca, che gli ha offerto un contratto triennale.
Video – Tadej Pogacar parla del suo rapporto con Pellizzari
“Alla Red-Bull tutto è molto più organizzato e strutturato”
Pellizzari ha parlato al microfono diEurosport su questo cambiamento significativo per lui, passare da una squadra italiana con un budget limitato a una delle più grandi al mondo: “Entrando in Red Bull, il modo di lavorare cambia leggermente. Tutto è molto più organizzato e strutturato al 100%. Questo è un grande salto per me. Questo corso è un primo passo e poi vedremo come questo si tradurrà nelle corse. Il gruppo italiano mi aiuta molto. Non è solo una questione di corridori, ma ci sono anche persone dello staff che parlano la nostra lingua. È rassicurante. Sono il più giovane, quindi mi proteggono un po', come ali protettive.”
Per quanto riguarda il suo programma, ha annunciato che sarà incentrato sul Vuelta il prossimo settembre: “Conosco già il mio programma. Inizierò con tre gare a Maiorca, seguite dall'UAE Tour. Poi ci sarà un percorso in quota prima di un bel blocco di gare con la Volta Catalunya, il Tour du Pays Basque e il Tour de Romandie. Sono in riserva per il Giro d'Italia, quindi non credo che parteciperò. Ma dopo ho in programma il Tour de Suisse, la Vuelta Burgos e la Vuelta d'Espagne, prima delle classiche autunnali italiane. Anche a me piacerebbe ritornare al Giro di Lombardia dopo il debutto nel 2024, ma è ancora lontano, vedremo”.
“Potrei avere la possibilità di giocarmi la mia carta, ma dipenderà dalla mia prestazione”
Alla domanda sul suo ruolo all'interno della squadra, Pellizzari rimani umile: “In molte gare dovrò lavorare per i miei compagni di squadra. Roglic, ad esempio, sarà capitano al Volta Catalunya, per me sarà molto importante imparare insieme a lui e capire come funziona la squadra a questo livello. In altre gare potrei avere la possibilità di giocarmi la mia carta, ma dipenderà dalla mia prestazione. È il mio primo anno in questa squadra, quasi esclusivamente nel World Tour, quindi devo anche vedere qual è il mio livello.”
Infine, apprezza la possibilità che gli è stata data di poter correre al fianco di grandi campioni: “È una grande opportunità avere corridori come Roglic, Hindley, Vlasov o Dani Martinez nella squadra. Questi ragazzi hanno vinto o sono saliti sul podio nei Grandi Giri, hanno molto da insegnarmi. Certo per riuscirci bisogna avere le gambe, ma c'è anche molto da capire oltre a questo. Provengo da una squadra piccola e qui posso “rubare” i segreti dei capitani. Con Martinez iniziamo ad avere un ottimo rapporto. Con Roglic ho parlato un po' l'altro giorno in allenamento. Stavamo pedalando fianco a fianco e lui mi ha chiesto quanti anni avevo. Quando gli ho detto che avevo 21 anni, ha sorriso e mi ha detto che alla mia età saltava ancora con gli sci. »