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Influenza e covid: nessuna preoccupazione nel Granducato

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Mentre negli ospedali francesi vengono attivati ​​piani bianchi di fronte all’afflusso di infezioni respiratorie, influenza e covid in testa, queste ultime non rappresentano una minaccia in Lussemburgo.

Nel momento in cui il CHR di Metz-Thionville, come altri 86 stabilimenti francesi, ha appena attivato un piano bianco per far fronte all’epidemia di infezioni respiratorie, con l’influenza in testa, le domande si pongono naturalmente dall’altra parte confine. Tanto più che nel Granducato il Dipartimento della Sanità segnala un aumento delle infezioni respiratorie acute nell’ultimo rapporto settimanale pubblicato giovedì.

In una settimana sono stati registrati 185 nuovi casi di influenza, passando da 561 a 746 casi, con un incremento del 33%. Per il Covid-19 (virus SARS-CoV-2) l’aumento è del 18%, passando da 55 a 65 casi.

Cosa c’è di cui preoccuparsi negli ospedali lussemburghesi e considerare i futuri piani bianchi di fronte all’ondata di contagi? Assolutamente no. “Come ogni inverno, anche in questo periodo si osserva un aumento dei casi e i servizi ospedalieri sono abituati a gestire questa situazione”, assicura il Ministero della Salute e della Previdenza Sociale.

“Sviluppo del tutto normale”

Per l’influenza, la cui diffusione è la più significativa, i dati attuali mostrano “uno sviluppo del tutto normale per la stagione invernale, paragonabile agli anni precedenti la pandemia”. Anche se il numero di casi dichiarati nello stesso periodo del 2024 era inferiore alla soglia dei 400, o quasi la metà, ce ne vorrebbero di più per preoccupare il ministero. Pertanto “al momento non ci sono altre misure previste”.

Per analizzare al meglio la situazione, gli operatori sanitari si affidano in particolare ai dati ReViLux. Quest’ultimo è un programma nazionale di sorveglianza “Sentinella” composto da medici di base e pediatri che segnalano, campionano e testano pazienti con sintomi suggestivi di infezione respiratoria acuta (ARI) e malattia simil-influenzale (ILI).

Il rapporto ReViLux della prima settimana di gennaio mette le cose in prospettiva poiché indica che il 6,6% delle consultazioni dell’ultima settimana erano legate a malattie simil-influenzali (ILI), “una cifra significativamente inferiore ai livelli osservati l’anno precedente”.

Allo stesso tempo nel 2023 (vedi grafico)questa percentuale di consultazioni per l’influenza è stata doppia, con un picco pari a circa il 15%. L’anno scorso era inferiore di tre punti percentuali, attorno al 12%. Il picco della stagione 2024-2025 sembra superato se si ripete la tendenza degli anni precedenti.

Incoraggiata la vaccinazione

Sempre secondo i dati ReViLux relativi al tasso di positività all’influenza dei campioni testati, anche l’evoluzione tra questa prima settimana del 2025 e lo stesso periodo di un anno fa non è preoccupante.

In totale, il 30,8% dei campioni testati la scorsa settimana erano positivi al virus dell’influenza A, rispetto al 26,2% dell’anno scorso. Da notare che nel 2024 il covid era significativamente più presente nei campioni rispetto al momento, con il 13,1% rispetto allo 0% del 2025.

Al contrario, il virus respiratorio sinciziale (RSV) e il rinovirus (rinovirus umano) sono più presenti con, rispettivamente, il 28,9% contro 6,6% e il 26,3% contro 9,8%. Insieme all’influenza A, questi sono i due virus più rilevati attualmente.

Tuttavia, la situazione ad oggi non è nulla di allarmante, ma il Ministero ne approfitta comunque per insistere su misure precauzionali. A cominciare dal vaccino antinfluenzale. “La vaccinazione antinfluenzale è attualmente raccomandata alle persone a rischio, soprattutto a quelle con più di 65 anni o con specifici fattori di rischio”.

Azioni che proteggono

La storia è la stessa per il Covid-19, le cui forme gravi possono, come l’influenza, essere fatali. Per quanto riguarda la scelta del produttore del vaccino antinfluenzale, il paziente è libero di scegliere nella sua farmacia, perché queste “sono libere di scegliere i vaccini che desiderano acquistare dai grossisti” poiché “il vaccino antinfluenzale è interamente disponibile sul mercato privato .

Ovviamente, la vigilanza sui gesti barriera va di pari passo con la vaccinazione, qualunque sia il virus. Lavarsi spesso le mani con acqua e sapone, coprire bocca e naso con un fazzoletto quando si tossisce o starnutisce ed evitare il contatto ravvicinato con persone malate sono azioni essenziali. Anche stare a casa quando si è malati e ventilare regolarmente la propria casa aiuta a ridurre la trasmissione dei virus.

Percentuale di pazienti con malattia simil-influenzale nelle ultime tre stagioni. Foto d’illustrazione: revilux

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